2 giugno, due grandi soddisfazioni per la Reggiana

Nel 1996 la società granata festeggia l'ultima promozione in serie A. Nel 2013 una soffertissima salvezza dopo il match di Cuneo

Beppe Alessi, bandiera della Reggiana, decisivo dal dischetto nel match col Cuneo

Beppe Alessi, bandiera della Reggiana, decisivo dal dischetto nel match col Cuneo

Reggio Emilia, 2 giugno 2019 - 2 giugno. Non una data banale per la storia della Reggiana, oggi Reggio Audace. Tra ricordi lontani di ritorno in serie A e una striminzita ma quanto mai vitale salvezza in Lega Pro, ecco due flash che ci riportano indietro con la memoria.

L'ultima promozione in serie A: 2 giugno 1996

Stadio Marcantonio Bentegodi di Verona, penultima di serie B. In panchina siede un giovane Carlo Ancellotti da Reggiolo, alla prima avventura da capoallenatore dopo una splendida carriera da calciatore e una comparsata da vice di Arrigo Sacchi in nazionale. La stagione non è partita benissimo e ha rischiato l’esonero, salvato a metà ottobre da un provvidenziale 3-0 al Venezia dopo quattro pareggi e tre sconfitte. Però il suo 4-4-2 di chiaro stampo sacchiano, nonostante l’assenza di un bomber vero, viaggia a buon ritmo e si insedia nelle zona nobili della classifica. Di fronte c’è l’Hellas, già certo da una settimana del salto nel massimo campionato: a dare i tre punti e la matematica promozione ai granata è Pietro Strada, al minuto 77, che riceve palla a centrocampo, avanza fino al limite scocca uno splendido sinistro che fulmina Casazza. Al triplice fischio esplode la festa: dopo una sola stagione in purgatorio, la Reggiana è di nuovo nel gotha del calcio.

La battaglia di Cuneo: 2 giugno 2013

Al termine di un campionato che sembra maledetto, la Reggiana deve giocarsi la salvezza in Lega Pro sul campo del Cuneo. L’andata è finita 1-1, con l’unico centro di Bonvissuto in granata pareggiato dai piemontesi con Cristini, per cui la squadra di Zauli, che ha ripreso il timone dopo l’esonero di Apolloni, ha un solo risultato utile, la vittoria. In campo è battaglia e il bilancio finale lo certifica: 6 cartellini gialli, 2 rossi, 2 traverse dei nostri avversari in un incredibile roulette di emozioni. Nel finale di primo tempo Iraci entra in area e viene spinto da un avversario, l’arbitro lo ammonisce per simulazione ma poi torna sui suoi passi e concede il penalty, trasformato dopo 4’ interminabili da Beppe Alessi. Ad inizio ripresa la Reggiana resta in 10 per l’espulsione di Mei e si rinchiude nella propria area, per poi chiudere in 9 dopo l’infortunio di Bonvissuto a cambi già effettuati. Il Cuneo colpisce due traverse nei minuti finali, Bellucci si traveste da superman e un difensore salva sulla linea il punto dell’1-1. La categoria è salva.