Reggiana, Compagni replica ad Alicia Piazza

L'ex patron dice la sua: "Se vogliono gettare fango si sbagliano. Adirò le vie legali"

L'ex patron della Reggiana calcio Stefano Compagni

L'ex patron della Reggiana calcio Stefano Compagni

Reggio Emilia, 12 marzo 2018 - “Se i coniugi americani vogliono apparire eroi gettando fango su di me, credo abbiano sbagliato strada. Non posso più fare finta di niente, dopo un grave attacco personale del tutto ingiustificato. Ho dato mandato ai miei legali per adire le vie giudiziarie”. Dopo esser tornato nel calderone delle polemiche, l’ex patron della Reggiana Stefano Compagni ha affidato tramite una lettera (invitata dall'avvocato Alessandro Carrara) la sua risposta alle accuse effettuate da Alicia Piazza nei giorni scorsi (nella lettera alla comunità). E la promessa di procedere a querele contro l’attuale proprietà. “Prima che il sig. Piazza, in data 01.07.2016, formalizzasse la propria partecipazione nella società, gli è stata messa a completa disposizione tutta la documentazione necessaria - ha proseguito Compagni -. Nulla è stato nascosto, compreso il credito del Dott. Barilli, regolarmente indicato nei bilanci della società. Tutte le decisioni prese durante il periodo di negoziazione sono state sempre da me condivise con il sig. Piazza e il sig. Franzone. Inclusa la scelta del ds Andrea Grammatica. Ora i signori Piazza hanno dimenticato tutto ciò?”. Sullo stadio. “Hanno dimenticato che condizione essenziale dalla Lega per l’iscrizione al campionato è un regolare contratto di locazione o di proprietà dello stadio in cui la squadra deve giocare? Termine ultimo è il 30.06 e in quella data non aveva ancora formalizzato la propria partecipazione societaria ma aveva apertamente manifestato la volontà di farlo. Prima di firmare il contratto di locazione dello stadio, in data 09.06.2016, ho prontamente avvisato di tale incombente e delle condizioni proposte da Mapei. Lo stesso Piazza e il suo uomo di fiducia, Franzone, hanno esplicitamente avvallato la decisione”. “Ogni mia affermazione può essere comprovata da atti, documenti, contratti, e-mail, testimoni e quant’altro necessario a dimostrare che tutto quello che è stato affermato su di me è falso. Questa nuova bufera è dannosa e preoccupante per la società stessa, soprattutto in un momento di risultati positivi, quando servirebbe maggiore tranquillità - ha concluso Compagni -. Mi preme sottolineare che i soldi spesi dai Piazza sono stati immessi nella società Reggiana e nemmeno un centesimo è finito nelle mie tasche o in quelle dei miei soci”.