Fotografia Europea 2021 Reggio Emilia, date e novità

Il festival, al via il 21 maggio, sarà dedicato a Gianni Rodari e a prova anti-Covid: misurazione temperatura nei luoghi espositivi indoor. La novità sono le mostre open air nelle piazze della città

Fotografia Europea, Lydie Nesvadba è una delle tante artiste presenti al festival

Fotografia Europea, Lydie Nesvadba è una delle tante artiste presenti al festival

Reggio Emilia, 5 maggio 2021 – Dopo l'interruzione dello scorso anno (in pieno lockdown) dovuta alla pandemia, torna 'Fotografia Europea' tra i festival più rappresentativi del suo genere nel panorama italiano, promosso e prodotto da Fondazione Palazzo Magnani insieme al Comune di Reggio, col contributo della Regione Emilia-Romagna. 

Fotografia Europea 2021: il programma completo

La 16/esima edizione con più di venti progetti espositivi, in programma dal 21 maggio al 4 luglio, in sette sedi storiche di e sette piazze della città, è ispirata a un celebre verso di Gianni Rodari: “Sulla Luna e sulla Terra/fate largo ai sognatori!”. Anche per riprendere l'omaggio il grande autore italiano per bambini, legatissimo alla città di Reggio Children, di cui l'anno scorso correva il centenario dalla sua nascita. Fotografia Europea 2021 presenta decine di progetti fotografici (tra gli artisti spiccano i nomi di Lydie Nesvadba, Joan Fontcuberta, Alex Majoli, Antoine D’Agata, Sophie Whettnall, Vittorio Mortarotti e Anush Hanzehiam, David Jimenez, Noemie Goudal e Francesco Jodice), molti dei quali si interrogano sul ruolo delle immagini in questo particolare momento storico, ponendo l’accento sulla loro natura complessa. Il festival quest’anno rafforza i suoi obiettivi di internazionalizzazione e di arricchimento, grazie all’arrivo nella direzione artistica, accanto a Walter Guadagnini, di Diane Dufour, direttrice fino al 2007 di Magnum Photos, fondatrice dello spazio espositivo Le Bal di Parigi e Tim Clark, curatore e docente, fondatore e capo redattore del magazine online di fotografia 1.000 Words. Sarà un festival a prova anti-Covid tant'è che nei luoghi espositivi (Chiostri San Pietro – che saranno il cuore della kermesse che raccoglierà il maggior numero di mostre della rassegna - Palazzo Magnani, Palazzo da Mosto, Spazio Gerra, Chiostri San Domenico, Biblioteca Panizzi e Musei Civici) ci sarà una capienza limitata a seconda delle dimensioni del luogo, steward che misureranno la temperatura all'ingresso oltre a far rispettare le ormai canoniche normative di distanziamento sociale e l'utilizzo della mascherina. Ma l'epidemia in atto ha portato anche 'forzature' che si trasformano in opportunità. Come le cinque mostre 'open air' all'aperto con centinaia di fotografie che saranno esposte nei luoghi pubblici della città, in particolare le piazze di Reggio. Mentre gli incontri con autori e ospiti avverranno nella seconda parte del festival (18-19-20 giugno) e saranno tutti trasmessi anche online in streaming in modo da consentire a chi fosse impossibilitato per le restrizioni di seguirli. “Una grande emozione tornare a vedere una città viva, che durante questo festival cambia volto e che sprigiona un'energia unica grazie al linguaggio della fotografia”, ha commentato il sindaco di Reggio, Luca Vecchi alla presentazione di stamattina in videoconferenza. “Un festival sempre più internazionale e protagonista di una nuova transizione culturale. Anche di fronte a disgrazie terribili come la pandemia, anziché aspettare che passi o lamentarci, abbiamo saputo reinventarci, mettendoci in gioco e impiegando gli strumenti tecnologici a disposizione”, ha detto l'assessore regionale alla cultura Mauro Felicori.