Cross Vol.1 Reggio Emilia, trenta artisti per uno show di otto ore

La serata evento venerdì ai Chiostri di San Domenico

Max Collini parteciperà alla serata-evento «Cross vol. 1 - Parole, Suoni e Visioni» ai Chiostri di San Domenico

Max Collini parteciperà alla serata-evento «Cross vol. 1 - Parole, Suoni e Visioni» ai Chiostri di San Domenico

Reggio Emilia, 6 dicembre 2018 - «Vedremo insieme una scena artistica che a Reggio non si trova mai. Questa per me è l’idea vincente, ecco perché ho aderito». Parola di Max Collini, uno dei protagonisti di ‘Cross vol.1 – Parole, Suoni, Visioni’, serata-evento ai Chiostri di San Domenico, domani a orario continuato 18-2 del mattino (ingresso libero), che raggruppa una trentina di artisti che hanno segnato Reggio Emilia.

La ‘tradizione del nuovo’ in scena, ossimoro che spiega l’identità culturale di Reggio declinata in un appuntamento promosso da Istituto Peri-Merulo con il Comune. «Sarà un incontro intergenerazionale tra persone attive dagli anni ‘80 ad oggi», dichiara l’assessore a educazione e conoscenza Raffaella Curioni.

Sul palco, musica, letteratura, poesia, arti visive, fotografia e teatro, attraverso le performance di Massimo Zamboni con la cantante Angela Baraldi, del poeta Giuseppe Caliceti, di Max Collini, ex leader degli Offlaga Disco Pax, di Olivier Manchion, fondatore degli Ulan Bator, del poeta dissacratore Stefano Raspini con la mangiatrice di linguaggi Rosaria Lo Russo, e ancora di Luca Giovanardi e Andrea Scarfone della band indie psichedelica Julie’s Haircut, con Lorenzo Lanzi dei Giardini di Mirò e Tiziano Bianchi dei Portfolio.

Ascolteremo il rock di Fausto Comunale e Alberto Beto Carrà e il jazz di Renata Tosi e Andrea Papini; vedremo i fotografi Marco Montanari e Marcello Grassi, ci perderemo nelle atmosfere del chitarrista Davide Crimaldi, della compagnia Pietribiasi Tedeschi con Bif, performance su Corrado Costa con foto di Toni Contiero, per poi guardare a Lorenzo Criscuoli e Pietro Anceschi, udire Pier Francesco Grasselli e Gianfranco Parmiggiani, assistere alle visioni di Daniele Torresan, Maurizio Crotti Fornaciari e Ali Beidoun, all’esibizione del collettivo Kom-Fut Manifesto e di Marco Febbraro, già dj del Maffia.

Le scenografie sono di Cristian Scarola. «Mi piace molto il panorama a cui si è attinto, con Zamboni, la Baraldi, nomi noti intervallati a non famosi, di nuove generazioni - prosegue Collini, nostro inedito cicerone di Cross vol.1 - E’ impossibile che ognuno di noi conosca personalmente tutti gli altri e sappia cosa fanno gli artisti presenti. Questa contaminazione peculiare, per me, sopperisce alla mancanza della star, puntando invece agli ‘stati generali dell’arte a Reggio’. Poi c’è il pubblico, che non avrebbe mai visto una concentrazione di artisti simile in 3 anni di eventi culturali».

Max Collini che farà in tutto questo? «Presenterò letture dal mio monologo ‘Dagli Appennini alle Ande’, che raccoglie testi degli ODP e, oggi, di Spartiti, con cui sono giunto a quota 40 date in giro per l’Italia. E reciterò brani degli autori che amo, oltre a miei inediti. Storie intimissime e universali». In più, una sorpresa: «Sarò ospite del live di Zamboni e Baraldi».