25 aprile Reggio Emilia, Cartabia: "L'Ucraina ci ricorda il valore della libertà"

A margine delle celebrazioni si segnala un'aggressione verbale a +Europa e Italia Viva: "Insultata una bambina di 8 anni"

La ministra della Giustizia Marta Cartabia a Reggio Emilia per il 25 aprile

La ministra della Giustizia Marta Cartabia a Reggio Emilia per il 25 aprile

Reggio Emilia, 25 aprile 2022 -  La ministra della Giustizia Marta Cartabia ha festeggiato il 25 aprile, festa della Liberazione, a Reggio Emilia. E nel suo intervento ha parlato dell'importanza dell'articolo 11 della Costituzione ("L'Italia ripudia la guerra", ndr). "Le parole della Costituzione, sgorgate da un vissuto, da un vissuto così doloroso e drammatico, come fu quello della guerra e della resistenza, hanno una densità che non si estingue, anzi si rigenera con il passare del tempo. Per questo quel testo che ci è stato consegnato non smette di parlare al nostro travagliato oggi", ha detto la ministra. E ancora: "Soffermiamoci sulla densità di questo testo", ha detto. L'articolo contiene: "un giudizio netto sul passato: il ripudio della guerra; un obiettivo chiaro per il futuro: pace e giustizia fra le nazioni; un metodo realistico per raggiungerlo: far spazio alla relazione con gli altri Stati anche a costo di limitare ciò che per definizione è una caratteristica assoluta dello Stato, cioè la sua sovranità". 

Non poteva mancare il riferimento alla guerra in Ucraina: "Nella 77esima ricorrenza della Festa della Liberazione, libertà è una parola che assume una gravitas inedita. Oggi che le notizie dal fronte ucraino ci ricordano il prezzo e il valore della libertà, capiamo che il 25 aprile appartiene all'umanità", ha detto Cartabia citando Norberto Bobbio. "In questo nostro drammatico tempo, in cui la guerra è alle porte, mentre le immagini di guerra che credevamo archiviate in un tragico passato tornano a scuotere le nostre coscienze - sentiamo urgere il bisogno di riscoprire lo spirito della Resistenza, lo spirito della libertà", ha aggiunto. "Ciò che non doveva ripetersi più - ha detto in un altro passaggio - è invece tornato a insanguinare la nostra terra europea, con l'aggressione della Russia all'Ucraina, con i bombardamenti indiscriminati, con le violenze gratuite contro gli inermi, con l'odio dell'uomo all'uomo che rade al suolo quanto era stato costruito".

+Europa e Italia Viva:  "Insulti a una bambina"

A margine della celebrazione del 25 aprile, un fatto spiacevole segnalato da +Europa e Italia Viva: "Una delegazione di +Europa e Italia Viva è stata prima pesantemente insultata da altri partecipanti - scrivono i partiti in una nota - poi invitata dalle forze dell'ordine ad allontanarsi. Il tutto in un tripudio di cori contro la Nato. La 'colpa': quella di portare bandiere europee, dell'Ucraina e dei paesi alleati che hanno liberato l'Italia dal nazifascismo. Evidentemente a Reggio Emilia esistono diktat interpretati nella maniera più ampia. Oggetto di insulti anche una bambina di otto anni rea di sventolare oltre alla bandiera italiana quella Usa".  "Una situazione veramente incresciosa e imbarazzante nei confronti dei valori della Resistenza - continua la nota - Dispiace anche constatare che le istituzioni locali, contrariamente a quelle nazionali e di altre città, continuano ad appaltare solo all'Anpi, unica associazione ex partigiana ammessa ad intervenire sul palco, la memoria della Resistenza e della liberazione". Sulla vicenda interviene anche Matteo Renzi nella sua eNews: "A Reggio Emilia, un gruppo di presunti antifascisti ha attaccato una delegazione di Italia Viva e Più Europa, nella quale c`era una bambina di otto anni con in mano una bandiera americana. Penso che sia una vergogna che, nel giorno del 25 aprile, nella città capitale del tricolore e custode di valori di libertà, possa accadere questo. Sono certo che tutta la comunità civile emiliana prenderà le distanze dalla violenza verbale di questi aggressori così insulsi e pericolosi".