A Baragalla cresce il cemento Coop, sos di Pederzoli: "Già spariti 20mila mq di verde, intervenga il sindaco"

Il segretario di Sinistra Italiana: "In arrivo nuove costruzioni, si apra un tavolo con la proprietà"

"Aprire al più presto un tavolo con i proprietari e attuatori dei progetti urbanistici ed edilizi che impattano pesantemente sul bosco urbano della Baragalla, per rivederli e attualizzarli".

Lo chiede alla nuova Giunta comunale e al sindaco Marco Massari, il segretario provinciale di Sinistra Italiana, Cosimo Pederzoli.

"Mi rendo perfettamente conto come sia un processo difficile e complicato – aggiunge -. Ma ritengo che all’interno della nuova Amministrazione comunale vi siano le sensibilità e le competenze, con in primis quelle dello stesso Massari estremamente interessato ai temi ambientali e della sostenibilità, per invertire una rotta, quella del consumo di suolo indiscriminato, che le Giunte precedenti non hanno avuto il coraggio di fare".

In un contesto, sottolinea il segretario di SI, in cui alla Baragalla viene portata avanti una battaglia contro il consumo di suolo e per la salvaguardia dell’ambiente, nel silenzio più totale e con tutta l’attenzione rivolta a quanto sta accadendo all’Ospizio: "Ricordiamo che in quella zona della città sono già state distrutti ben 20.000 metri quadrati di alberature e sono state costruite due rotonde nel tratto di strada che va tra via Inghilterra e via Dimitrov – prosegue Pederzoli -. Assieme a quello è prevista la costruzione di parcheggi e la ‘bretellina’ che dovrebbe facilitare la circolazione in quel quadrante della città. Più altri 1.500 metri quadrati di costruzioni immobiliari al momento inesistenti, visto che nulla è ancora avvenuto. Insomma, una colata di cemento che va ad impattare pesantemente su un’area di 35.000 metri quadrati. Un dimensionamento ben maggiore rispetto all’Ospizio, va detto". Con una differenza però.

"In realtà sono due. La prima è che quello della Baragalla è un’area a gestione privatistica che fa capo a Immobiliare NordEst – spiega Pederzoli -. La seconda è che ad Ospizio verrà costruita una Casa della Comunità, ed altre opere pubbliche al servizio della cittadinanza. Alla Baragalla, no. So che sull’Ospizio, la Giunta ha presentato ricorso, mentre sulla Baragalla nulla è stato fatto".

"Certo, l’elemento privatistico ha il suo peso, non lo nascondo – prosegue -. Ma le 2000 firme di cittadini e quelle di 1.100 soci Coop, proprietaria di Immobiliare NordEst, che hanno chiesto spiegazioni senza avere risposte, meritano attenzione. Così come la merita un’area verde così importante, soprattutto oggi con i cambiamenti climatici in atto".

"Ecco perché è fondamentale dal nostro punto di vista – conclude Perderzoli – cercare, pur nella complessità della situazione, un’interlocuzione strutturata con i proprietari dell’area per invertire una rotta, quella del consumo di suolo di quell’area, in base ad un progetto vecchio di quindici, vent’anni, che andrebbe attualizzato il più possibile, vista la realtà climatica e ambientale con cui ci confrontiamo quotidianamente".

ni. bo.