PAOLO ROSATO
Cronaca

Abusivi, arrivano i cancelli anti-occupazioni: "Tornano sempre, dobbiamo intervenire"

Galeotti, amministratore di condominio: "Li installiamo nelle vie Zanti e Turri". La mappa dell’illegalità: "Conquistano zone come a Risiko"

Un’immagine di degrado in un garage in via Turri, spesso teatro di queste situazioni

Un’immagine di degrado in un garage in via Turri, spesso teatro di queste situazioni

"La palla di neve ormai è diventata una valanga. La situazione peggiora continuamente e infatti siamo costretti a mettere dei cancelli. Ma basteranno? Probabilmente no". Non ci vuole poi molto per capire tutto lo scoramento di Andrea Galeotti, amministratore di condominio che ha sotto di sé diversi immobili nella zona più calda della città, con via Turri come epicentro. L’ultimo fatto di cronaca, quello della nigeriana abusata da quattro connazionali in via Melato, riporta all’attenzione un problema che Galeotti ha chiaro davanti agli occhi. E per il quale c’è tantissimo da fare ancora. "Di sgomberi di abusivi con la polizia e il capo questore ne abbiamo fatti diversi. Ma queste persone vengono mandate via e poi tornando continuamente".

L’ultima denuncia, accorata, era stata con il Carlino a fine settembre. "È brutto dire: io l’avevo detto. Però su via Melato la situazione è quella da tempo. Il problema di questi garage, che vengono occupati, si sta propagando in diverse zone. Si potrebbe utilizzare la metafora del Risiko, il gioco da tavolo: si muovono e conquistano zona per zona. Noi interveniamo autonomamente dove possiamo, ma se non c’è la certezza della pena è come combattere contro i mulini a vento". Il discorso di Galeotti è semplice: le situazioni di degrado vedono degli interventi anche tempestivi, ma poi la cosa di ripete a pochi giorni di distanza, come un etereno ‘giorno della marmotta’. "Da Turri a Melato, da Melato a Ospizio, da Ospizio su per IV novembre, poi Montegrappa, Giorgione...tutto così. I garage occupati in condomini amministrati da me sono attualmente 7 o 8, ma sommando via Turri ad altre strade limitrofe si potrebbe arrivare tranquillamente, secondo me, a una ventina adesso. Non ci sono appartamenti occupati, quello no – continua Galeotti –, ma i garage durano poco. In via Zanti per esempio, dove recentemente c’è stato quel rogo, erano di nuovo lì dopo essere stati cacciati, di nuovo attaccati alla presa elettrica. Siamo dovuti intervenire di nuovo, e adesso abbiamo deciso di prendere una decisione drastica: mettiamo un cancello in ferro per sbarrare il tunnel dei garage. Ce lo paghiamo noi – spiega ancora l’amministratore –, costa sui 4-5mila euro, ma non possiamo fare altrimenti, gli sgomberi sono inefficaci. Contiamo di installarlo entro gennaio, e stiamo progettando un cancello dissuasore anche per l’accesso ai garage di via Turri".

La soluzione, per Galeotti, sarebbe una sola. Anzi, due. "In primis, serve la certezza della pena. Non me la posso prendere con il Comune o con le forze dell’ordine, loro ci sono. Ma poi chi delinque in galera non ci va mai, sono sempre lì, conquistano zone di città, da impuniti. Quello che si potrebbe fare, però, sarebbe mettere queste persone in un quartiere ad hoc, dormitorio. Tipo le ex Reggiane: gli si dà assistenza, li si controlla, ma almeno possono essere monitorati. Il problema altrimenti non lo si risolve, l’alternativa è andare a protestare a Roma dal governo. Però intanto qua la situazione è peggio di prima". Insomma, un piano inclinato che non sembra arrestarsi, e l’amministratore non è per nulla ottimista. "Mettiamo i cancelli sperando che non ce li tirini giù dopo un giorno – conclude Galeotti –. questa purtroppo è la fotografia di un mondo che sta andando a rotoli, a scatafascio. Sarà sempre peggio, tutti i divari si allargano, specie quello tra ricchi e poveri, e mettere un freno è impossibile. Ripeto, interverremo di tasca nostra, ma qui la situazione è ormai insostenibile".