Accessi limitati, pista impraticabile Così il campo d’atletica è alla deriva

Migration

di Claudio Lavaggi

L’edilizia sportiva nella nostra città continua a perdere colpi, compreso il campo d’atletica di via Melato, intitolato a Virginio Camparada. E dire che qui gareggiarono Mennea, Berruti, Arese, la Simeoni… Di buono il campo ha che è aperto, il resto è una tristezza, perché non è più omologato dalla Federazione d’Atletica nemmeno per le gare giovanili.

La pista è in pessime condizioni, al punto che gli atleti, invece che correre in corsia come si dovrebbe, si allenano correndo sulle righe che sono più morbide e che limitano i possibili infortuni. Poi c’è l’accessibilità: solo ai tesserati, ma non più di 100 contemporaneamente, al punto che le società che ne usufruiscono maggiormente si allenano a rotazione, o portandosi al vicino Campo di Marte.

Non più di 100, perché i Vigili del Fuoco hanno giustamente imposto i vari obblighi di uscite di sicurezza e percorsi illuminati, che peraltro l’attuale gestione, un’ATI tra la Gisport srl e l’Atletica Reggio attiva solo dal primo gennaio ‘22, sta cercando di attuare nel minor tempo possibile.

Quindi nessun privato può accedere all’impianto anche perché la tribunetta non è a norma, chiusa anche la sala pesi.

Ma qual è il vero problema? Potremmo citarne due, l’anno di nascita intorno al 1960 e il fatto che il Comune abbia già un progetto per un nuovo campo d’atletica che sorgerà in zona aeroporto. Sessant’anni sono davvero tanti e poi il fatto di avere solo sei corsie (a livello nazionale ce ne vogliono otto), non depone a suo favore.

Citiamo testualmente il comunicato dell’Ufficio Stampa del Comune del 9122020: "I prossimi passaggi prevedono: la pubblicazione del bando per i servizi di progettazione e direzione lavori entro il mese di gennaio (2021, ndr); l’approvazione dei progetti definitivi ed esecutivi entro il primo semestre del prossimo anno (2022); l’appalto dei lavori entro la fine dell’anno e il completamento degli stessi entro il primo semestre del 2023".

Ora il tempo stringe. "In settimana il Sindaco Luca Vecchi incontrerà le società di Atletica Reggio e Self Montanari & Gruzza – dice il presidente della Fondazione dello Sport Mauro Rozzi – per confrontarsi sulle necessità dell’impianto".

"Certamente, il Camparada ha bisogno di un intervento di manutenzione – aggiunge poi – ma il tutto va visto anche nell’ottica del nuovo impianto che si farà in zona aeroporto. Non dimentichiamoci che rifare piste e pedane al Camparada avrebbe un costo di oltre 500.000 euro".