
I soldati hanno chiamato i carabinieri che hanno disarmato il 40enne Denunciato l’autore, mentre la vittima se la cava con un taglio in fronte.
Prima ha ferito un uomo con un coltello, poi ha lanciato dei sassi contro i militari dell’Esercito impegnati nell’operazione ‘Strade Sicure’ davanti alla stazione ferroviaria di Reggio. È avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì scorso in piazzale Marconi, dove un 40enne marocchino è stato denunciato alla procura. Ora dovrà rispondere dell’accusa di lesioni personali aggravate.
Intorno alle 23, al culmine di una violenta lite, l’uomo ha sferrato un fendente alla fronte del rivale, un altro straniero. All’arrivo dei soldati dell’Esercito, ha poi reagito lanciando loro delle pietre. Grazie ad un intervento congiunto – supporto richiesto dagli stessi militari impegnati nel presidio – degli agenti delle Volanti della polizia di Stato e di un equipaggio della sezione radiomobile dei carabinieri, l’esagitato è stato bloccato non senza fatica dato che opponeva forte resistenza. E una volta disarmato (oltre al coltello da cucina, aveva un cacciavite che impugnava nell’altra mano, tutto poi sequestrato dagli inquirenti) è stato infine portato nella caserma del comando provinciale di Corso Cairoli per tutti gli accertamenti di rito. La vittima, che ha riportato una lieve ferita da arma da taglio alla fronte, ha rifiutato di andare in ospedale ed è stato medicato sul posto dal personale sanitario del 118 arrivato sul posto con un’ambulanza.
Si tratta dell’ennesima aggressione di una vera e propria escalation negli ultimi giorni a partire da sabato scorso quando un 33enne camerunense ubriaco – poi denunciato – aveva cercato di fermare diverse auto in viale IV Novembre, poi si è diretto minacciosamente verso piazzale Marconi (ingaggiando anche una colluttazione con il conducente di un furgone), seminando il panico generale in pieno pomeriggio, davanti agli occhi di cittadini, passanti e utenti che aspettavano i mezzi pubblici alla fermata, per poi prendersela con un giovane straniero sfregiato al volto colpendolo con un coccio di vetro di una bottiglia rotta.
Daniele Petrone