Accoltellamento a Reggio Emilia: arrestati due fratelli di una baby gang

Terrore sull’autobus 5: la vittima aveva già subìto aggressioni dai due nel febbraio scorso: ha cercato di sfilare il portafoglio di uno per scoprire la sua identità e consegnarla alla polizia

I due cutter sequestrati dalla polizia a casa dei due giovani

I due cutter sequestrati dalla polizia a casa dei due giovani

Reggio Emilia, 17 marzo 2023 – Sono stati arrestati i presunti responsabili dell’accoltellamento di ieri pomeriggio in viale Piave su un autobus ai danni di un 45enne senegalese. Si tratta di due fratelli di 22 e 23 anni – reggiani di origine straniera straniera – che secondo gli inquirenti appartengono ad una baby gang, già indagati insieme ad altri tre per una rissa nel marzo 2021 in un parco cittadino, sempre con armi da taglio.

Le manette sono scattate con l’accusa di lesioni aggravate in concorso, possesso illegale di armi atte ad offendere e interruzioni di pubblico servizio; ora i due si trovano ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Denunciata anche una 18enne, complice dei ragazzi, che ha filmato la scena col telefonino. Il ferito si trova ancora in prognosi riservata, ma non è in pericolo di vita; tuttavia ha subìto uno sfregio sul volto che sarà permanente, un taglio che parte dal sopracciglio fino al cuoio capelluto.

Terrore sul bus: il racconto dell’autista

I fatti risalgono alle 18,10 di ieri. La vittima era già sull’autobus urbano della ‘linea 5’, quando alla fermata di Porta Santa Croce, sulla circonvallazione cittadina, sono saliti i tre giovani; l’uomo li ha riconosciuti in quanto già nel febbraio scorso aveva presentato denuncia contro ignoti per due aggressioni. “Alzati, qua ci sediamo noi”, gli avevano intimato allora i componenti della gang. Lui si era opposto e lo avevano picchiato anche con l’utilizzo di un manganello telescopico.

E ieri sull’autobus ha cercato di identificarli ‘a modo suo’ per poi consegnare i loro nomi alla polizia, sfilando il portafoglio dalla tasca di uno dei due fratelli per prendere i documenti; ma i giovani hanno reagito e l’hanno aggredito. Infine, uno dei due ha estratto un cutter col quale ha colpito l’uomo. I due ragazzi sono poi scappati insieme alla giovane.

A dare l’allarme al 113 è stato il conducente che ha arrestato la corsa del mezzo pubblico proprio in corrispondenza della Questura. Gli agenti della squadra mobile hanno visionato le telecamere (“sono state fondamentali, insieme alla bravura dei miei uomini", ha detto il dirigente della Mobile, Guglielmo Battisti nella conferenza stampa di stamattina per illustrare l’operazione) presenti sul bus e alla fermata, riuscendo a identificare subito i presunti responsabili, rintracciati un’ora e mezza dopo l’aggressione, nella loro abitazione dove sono stati ritrovati anche i cutter.