Accoltellò il creditore, portato in carcere

Lite in via Roma per la cocaina, Alessandro Palladino ferì gravemente un tunisino. La condanna a otto anni diventa esecutiva

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Al culmine di una lite, nata a seguito di un debito di droga per 70 euro, aveva colpito con una coltellata al petto un tunisino di 35 anni. La lama era affondata vicino al cuore dello straniero che fu salvato solo grazie a un delicato intervento chirurgico.

L’autore, il 45enne campano Alessandro Palladino, era stato fermato nell’immediato ed arrestato. I filmati della videosorveglianza comunale, avevano immortalato l’aggressione, avvenuta in via Roma il 14 agosto del 2020.

Quindi l’iter processuale con il 45enne che il 21 settembre 2021 è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Reggio Emilia per il reato di lesioni personali gravissime alla pena di 8 anni e 4 mesi di reclusione con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione legale per tutta la durata della pena.

La condanna, confermata nel maggio scorso in Appello, è divenuta esecutiva il 17 settembre come stabilito dalla Suprema Corte di Cassazione.

I carabinieri della stazione di Corso Cairoli hanno quindi arrestato l’uomo e lo hanno accompagnato presso il carcere di Reggio per l’espiazione della pena. Detratto il periodo di detenzione già scontato – pari a 5 mesi e 23 giorni – a Palladino restano 7 anni e 10 mesi.

Il collegio dei giudici (presieduto da Giovanni Ghini, a latere Silvia Guareschi e Silvia

Semprini), non aveva contestato a Palladino l’aggravante della premeditazione, ma solo la recidiva per i numerosi precedenti per reati contro il patrimonio.

Stando alla ricostruzione della polizia di Stato, dietro l’aggressione c’era un movente legato alla droga. Il tunisino aveva raccontato in aula che con Palladino c’era un rapporto di amicizia, ma la situazione sarebbe degenerata quando un terzo individuo, venuto a dare man forte al 33enne, avrebbe litigato con il napoletano intimandogli di andarsene da Reggio.

Dietro la contesa, come si diceva, un mancato pagamento di 70 euro che Palladino doveva al 33enne per la cocaina. Poi il 43enne è andato a casa a prendere i coltelli e, tornando, ha incrociato il tunisino, che ha colpito per poi scappare. Palladino ha sostenuto che stava andando a casa, mentre per la Procura il 43enne stava invece rincorrendo il tunisino.