
I tentativi di rianimare il 46enne mantovano Simone Motta, alla stazione di servizio Tamoil di Reggiolo da parte degli uomini del 118
Si era recato all’autolavaggio di via Cattanea, alla stazione di servizio Tamoil a Reggiolo, quando è stato colpito da un malore improvviso. A trovare il corpo disteso a terra, privo di sensi, sono stati altri clienti dell’autolavaggio. Si sono subito accorti dell’emergenza, dando l’allarme alla centrale operativa del 118. Sul posto sono intervenuti in fretta gli operatori della Croce rossa locale, raggiunti pochi minuti dopo dal personale dell’automedica della Bassa.
A lungo si è tentato l’intervento di rianimazione, sperando di riattivare le funzioni vitali. Ma alla fine ci si è dovuti arrendere. Nulla da fare per Simone Motta, 46 anni, che abitava a Gonzaga di Mantova, dove lavorava in una palestra. L’allarme è scattato ieri, pochi minuti dopo mezzogiorno, quando i passanti hanno notato il corpo dell’uomo accanto alla sua Alfa 159.
Sul posto sono stati inviati anche i carabinieri, in quanto inizialmente non era chiara la dinamica di quanto successo. Le attività di soccorso si sono svolte alla presenza di numerose persone, in transito nella zona all’orario di punta. Fino all’ultimo si è sperato in un epilogo positivo della vicenda. Gli accertamenti sanitari hanno evidenziato un malore improvviso come causa del decesso, molto probabilmente una crisi cardiaca.
Dopo i primi rilievi, considerate le cause naturali del decesso, il corpo è stato messo da subito a disposizione dei familiari. Simone aveva perso il padre Costante Anselmo nel gennaio 2024, a 76 anni di età. I familiari – la madre Vanna, un fratello e la compagna – sono stati informati poco dopo di quanto accaduto. Nel pomeriggio si è provveduto al recupero della salma – con l’intervento degli operatori dell’agenzia Losi – in attesa di fissare il funerale.