Accusati per truffa a favore di Grande Aracri, legali al contrattacco: "Nessun reato, vanno assolti"

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Il processo di ‘ndrangheta ‘Grimilde’ in corso si avvia alla conclusione: la sentenza è attesa lunedì per i 60 imputati che hanno scelto il rito abbreviato o il patteggiamento. Ieri hanno parlato i difensori di due imputati per una tentata truffa in concorso: Isauro Bonacini, 50 anni, residente a Rio Saliceto e Mariantonietta Mallia, 30enne domiciliata a Boretto. Secondo l’accusa, loro e altri avrebbero indotto una banca in inganno perché erogasse un mutuo a favore di Michele Mattiolo (coimputato) e Mallia per acquistare una villetta a Brescello in via Breda Vignazzi, di cui era proprietario Francesco Grande Aracri, anche lui a processo. Il mutuo sarebbe stato destinato a Francesco Grande Aracri, che avrebbe incassato la somma con il progetto di non pagare le rate. L’avvocato Davide Ferrari, difensore di Bonacini, ha sostenuto che "mancano gli estremi per la tentata truffa. E non si può contestare l’aggravante mafiosa". Ha chiesto l’assoluzione "perché il fatto nom costituisce reato" e la prescrizione della truffa. Stesse conclusioni per gli avvocati Giovanni Cerri e Stefano Gualandi che assistono Mallia. Il pm Ronchi (foto) aveva chiesto 6 mesi per Bonacini e 4 per Mallia.

al. cod.