Acqua, birra e Mentana "Aspettiamo a brindare"

Migration

Il tv acceso su La 7, Enrico Mentana che snocciola gli exit-pool, una bottiglia di minerale e qualche birra Moretti sul tavolo, un lungo tavolo illuminato dalle luci al neon di una sala dell’Hotel Astoria: insomma, moderati sempre. Più che il ritrobo della coalizione vincente sembra la sala ricreativa di un seminario.

"Ma possibile che guardiamo la rete più comunista? Mettiamo sulle reti Mediaset", dice tra il serio e il faceto Gianluca Nicolini, coordinatore di Forza Italia. Niente, Mentana resta lì, sul maxischermo. "Giusto vederlo soffrire", ride il consigliere Cristian Panarari,

Gli esponenti dei tre principali partiti del centrodestra si ritrovano qui, per vivere insieme l’emozione di una vittoria annunciata. Ci sono i candidati meloniani Alessandro Aragona e Roberta Rigon, il deputato uscente (e quasi certamente riconfermato) Gianluca Vinci, il capogruppo Cristian Panarari, la consigliera Elena Diacci; eppoi Roberto Salati per la Lega, Gianluca Nicolini e Giuseppe Pagliani per Forza Italia.

Partiti diversi, personalità diverse, aspettative diverse. Quelli di Fratelli d’Italia – a sentire le prime, parziali, previsioni – potrebbero anche mettersi a fare il trenino. "E’ presto. Serve prudenza. Certo ci troveremmo di fronte a un risultato storico, che premierebbe la coerenza e la capacità di Giorgia Meloni", dice Aragona. Nicolini non vuol sentire parlare di sconfitta. Insomma dai, quel che conta è il risultato della coalizione. Tutti contenti per il vantaggio sul centrosinistra e sorpresi per il risultato del Movimento 5 Stelle. La notte è lunga. Chissà che dopo la minerale non si stappi.

a.fio.