POVIGLIOCASTELNOVO
Quali effetti e conseguenze dai problemi e disagi causati dall’acqua torbida dovuta prima ad una "contaminazione" alla centrale idrica di Caprara, interessando gran parte della Bassa Reggiana, e poi alcune zone di Castelnovo Sotto e Poviglio, in una fase successiva? Lo chiedono i consiglieri comunali di centrodestra Davide Ferrari (Castelnovo Sotto) e Fabio Natale (Poviglio), che hanno già preso contatti con Federconsumatori per poter richiedere non solo informazioni chiare su quanto accaduto, ma anche dei risarcimenti dei danni e dei disagi patiti da decine di migliaia di utenti.
"Finora – dice Ferrari – non abbiamo avuto spiegazioni adeguate, nonostante si dichiari che l’acqua è controllata in tempo reale con strumenti automatici, di monitoraggio e telecontrollo. Ricordiamo che l’anomalia è stata segnalata sui social, prima di essere confermata da Iren".
Aggiunge il consigliere Natale: "Non c’è solo il caso dell’acquedotto di Caprara, ma anche i successivi episodi di Castelnovo Sotto e Poviglio: casi più limitati come zona del disagio, ma sempre situazioni che hanno creato dei problemi. Molti utenti sono rimasti senza il servizio idrico, senza acqua potabile per giorni. Molti hanno acquistato acqua minerale. Sono costi in più che gli utenti-paganti dovrebbero vedersi risarcire nelle prossime bollette. Incontreremo le associazioni di categoria dei consumatori per capire come muoversi. E speriamo nelle istituzioni pubbliche locali del territorio, per poter garantire tutele e diritti ai cittadini-utenti".
Antonio Lecci