REDAZIONE REGGIO EMILIA

"Ad accordi presi tutelare il verde sarà difficile"

Il Consiglio comunale discute la convenzione con Conad a Reggio Emilia. Coalizione Civica critica il Comune per mancanza di tutela dell'ecosistema e partecipazione dei cittadini.

Il Consiglio comunale discute la convenzione con Conad a Reggio Emilia. Coalizione Civica critica il Comune per mancanza di tutela dell'ecosistema e partecipazione dei cittadini.

Il Consiglio comunale discute la convenzione con Conad a Reggio Emilia. Coalizione Civica critica il Comune per mancanza di tutela dell'ecosistema e partecipazione dei cittadini.

"Il Comune, prima di firmare la convenzione con Conad, avrebbe potuto prescrivere alcune cose a salvaguardia dell’ecosistema presente, valorizzando così anche la discussione della mozione popolare", a commentare il Consiglio comunale di ieri è Vittorio Spagni, portavoce di Coalizione Civica.

Secondo Spagni, il Comune avrebbe potuto attendere la discussione della mozione popolare e solo dopo firmare la convenzione con Conad, inserendo però alcune disposizioni a tutela dell’ecosistema presente. "Adesso però, che tutto è stato fatto, il Comune dice di poter aggiungere le prescrizioni all’interno delle autorizzazioni edificatorie, ma queste dovranno comunque rientrare nella convenzione firmata il 29 novembre".

La convenzione di fatto è un atto superiore che, quando firmata, obbliga le parti a rispettare quanto scritto al suo interno. "Poi, internamente a questa, si possono andare a definire meglio alcuni conti. E per questo dico che il diritto di contrattazione doveva essere esercitato prima", spiega il portavoce di Coalizione Civica.

"Il Comune di Reggio Emilia invece – aggiunge – non ha neppure provato a porsi come mediatore fra le due parti, cittadini e Conad. Ma anzi, si è reso direttamente rappresentate dei cittadini, in forza del proprio mandato popolare del voto, senza però concedere alla comunità la possibilità di esprimersi quando l’hanno chiesto in via ufficiale. Certo, poi, ci si può nascondere dietro un dito e dire che il Consiglio di Stato si è espresso, ma ci sono delle scale di grigio nel mezzo. Quello che è stato fatto è un atto di prepotenza".

y.r.