GIUSEPPE MAROTTA
Cronaca

Adani torna a casa: "Che grande emozione commentare gli Azzurri nella mia Reggio"

Il telecronista sportivo presente lunedì al Mapei per Italia-Moldova "Essere qui è motivo di gioia per me che sono cresciuto a San Martino". E sul prete-calciatore: "Conosco bene la storia, ha qualcosa di magico". .

Il telecronista sportivo presente lunedì al Mapei per Italia-Moldova "Essere qui è motivo di gioia per me che sono cresciuto a San Martino". E sul prete-calciatore: "Conosco bene la storia, ha qualcosa di magico". .

Il telecronista sportivo presente lunedì al Mapei per Italia-Moldova "Essere qui è motivo di gioia per me che sono cresciuto a San Martino". E sul prete-calciatore: "Conosco bene la storia, ha qualcosa di magico". .

È tornato a casa, Daniele Adani. E lo ha fatto nel modo che ama di più: raccontando il calcio, quello della Nazionale, dal cuore della sua terra. Lunedì sera, al Mapei Stadium di Reggio, l’ex difensore – oggi volto e voce delle partite degli Azzurri – ha commentato in diretta Tv la partita valida per le qualificazioni ai Mondiali 2026 tra Italia e Moldova insieme al collega di sempre Alberto Rimedio. Una serata speciale per il reggiano doc, nato a Correggio e cresciuto calcisticamente nella Sammartinese. Proprio da quel club la sua carriera è partita e lo ha portato a indossare maglie importanti come quelle di Inter, Fiorentina e Brescia, oltre a quella della Nazionale in cinque occasioni.

"È una bella emozione – ha raccontato al termine della gara – al di là del risultato e del momento complicato che sta vivendo la Nazionale, con il recente esonero di Spalletti che ha segnato la sua storia recente. Per me esser qui, nella mia città, a raccontare l’Italia, è motivo di gioia. Sono partito da San Martino in Rio, a un quarto d’ora da qui, e sono felice di poter condividere tutto questo".

Prima di entrare allo stadio, Adani ha trascorso il pomeriggio proprio nel cuore di Reggio, concedendosi una pausa pranzo al ristorante Canossa, in via Roma. E a proposito di radici, il telecronista ha commentato con entusiasmo anche la vicenda di Don Francesco Ametta, il giovane prete-calciatore proprio di San Martino che gioca in Promozione con la Sammartinese e ha segnato un gol al debutto in Coppa Italia: "La conosco, certo. Me l’hanno girata perché è una vicenda incredibile. È una magia. Fa notizia che sia un prete, ma in fondo è un grande amante del calcio. Noi che amiamo ricordare le nostre origini sappiamo quanto conti mantenere viva la passione, anche quando la vita ti porta altrove. È una cosa bellissima. Un esempio di come il calcio sappia attraversare tutto, anche i percorsi più inaspettati".

In tutto questo però, non poteva mancare, per Adani, una parola sulla Reggiana e su Davide Dionigi, tecnico granata che sta risollevando la squadra con determinazione e risultati concreti. I due infatti si conoscono da una vita: "Siamo cresciuti insieme nei settori giovanili, avevamo 14 anni. Poi ci siamo persi e ritrovati. Lui ha scelto una strada difficile, quella dell’allenatore, ma con la Reggiana sta facendo e ha fatto un lavoro incredibile. Poi anche con impeto, d’impatto, quattro partite vinte, tirando fuori la squadra dalle difficoltà. Sono davvero contento per lui. Allenare qui, dove senti la pressione ma anche il calore di una città intera, non è facile. E Davide lo sta facendo con carattere e intelligenza".

Infine, un pensiero rivolto al futuro. E un sogno, che il telecronista non nasconde: "Tre Mondiali senza l’Italia farebbero male a tutti gli italiani. Anche oggi (lunedì, ndr) il pubblico era un po’ spento, forse deluso dalla sconfitta contro la Norvegia e in parte anche dalla prestazione deludente contro la Moldova. Ma la squadra deve meritarsi la gente. Noi siamo un popolo calciofilo, che chiede emozioni e vuole crederci. Da reggiano, sarebbe bellissimo poter commentare i Mondiali in America. Io e Rimedio vogliamo andarci… ma solo per raccontare l’Italia".

Elia Biavardi