
Cittadini commossi ieri al funerale del sacerdote, portato via da un malore "Era sempre accanto ai sofferenti, capace nella mediazione e nell’ascolto".
Chiesa gremita, ieri mattina a Cadelbosco Sopra, per i funerali di don Gianni Repetti, vinto a 70 anni dagli effetti di un malore improvviso che lo aveva colpito mentre in era in bici, a Zurco. L’arcivescovo Giacomo Morandi durante l’omelia ha ricordato don Gianni, per il suo modo di confrontarsi con gli altri, affrontando le difficoltà. Come quando per motivi di salute gli era stata revocata la patente di guida. E lui, al vescovo, aveva rassicurato: "Non si preoccupi eccellenza, c’è sempre la bicicletta…".
In chiesa è stato ricordato anche da Elisa Grisendi, rappresentante del consiglio pastorale, dall’amata nipote Chiara, da un altro parente, da Mara, volontaria della Casa della carità di Villa Argine, oltre che dal sindaco Marino Zani, che proprio per il giorno dei funerali di don Gianni ha proclamato il lutto cittadino. Tutti hanno ricordato don Repetti come "persona presente accanto ai sofferenti, capace nella mediazione e nell’ascolto delle persone". "Bastavano due parole, incontrandosi in paese, per trovare immediatamente l’intesa", ha aggiunto il sindaco. I resti di don Gianni riposeranno accanto alla tomba della madre, a Borzano di Albinea.
Antonio Lecci