Addio a Franceschini Padre della Mini Motor

Fondò nel ’74 lo storico marchio di componenti elettrici per il settore industriale. L’imprenditore correggese aveva 87 anni, da tempo lottava contro una malattia

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L’economia reggiana perde un altro importante tassello con la scomparsa di Gianfranco Franceschini, vinto a 87 anni da una malattia contro cui combatteva da qualche tempo. Originario e residente a Correggio, era stato il fondatore della impresa Mini Motor, con sede in via Fermi a Bagnolo, ora guidata dai figli Lorella e Andrea, rispettivamente presidente e amministratore delegato. Lascia anche un altro figlio, Marco, oltre ai nipoti Silvia, Matteo, Edoardo, Achille e altri parenti. Gianfranco Franceschini, commendatore, era rimasto vedovo nel 2015, con la perdita della moglie Anna Mazzini. Inizialmente il destino di Franceschini sembrava essere strettamente legato alla musica, con studi al conservatorio di Parma, in pianoforte e fisarmonica, fino a un corso per direttore d’orchestra a Milano. Ma la prematura morte del padre, in una famiglia in cui Gianfranco era figlio unico, aveva cambiato i progetti. Si era iscritto ai corsi radioelettra per corrispondenza, per avviare un percorso professionale in tempi brevi. Era stato dipendente di imprese come la Corghi, all’ufficio tecnico.

Nel 1965 arrivò la scelta di avviare un’attività in proprio, puntando su meccanica e soluzioni innovative. Il marchio Mini Motor nasce nel 1974, puntando in particolare sui motori elettrici per il settore industriale. A metallo ed elettricità si aggiunsero elettronica e informatica. I concetti di automazione industriale e meccatronica nascono tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, ma per Mini Motor diventano da subito tratti genetici. Fino a pochi anni fa Gianfranco Franceschini era rimasto attivo in azienda, che conta un centinaio di dipendenti e sta per aprire nuovi spazi a Correggio, la cittadina in cui l’imprenditore abitava. Negli ultimi tempi il peggiorare delle condizioni generali di salute gli avevano consigliato il massimo riposo. E da giugno era assistito in una struttura protetta. Oltre che per la musica, era appassionato di sport: in gioventù aveva praticato il tennis e negli ultimi anni, anche col figlio Andrea, si dedicava al golf, socio al club Matilde di Canossa di Reggio e al Santo Stefano di Campagnola. Anche Unindustria Reggio, con il presidente Roberta Anceschi, consiglio direttivo e generale, il direttore Filippo Di Gregorio e i funzionari esprimono cordoglio a famiglia e dipendenti del commendator Franceschini. I funerali, affidati all’agenzia Rossi, si svolgono martedì 25 ottobre alle 10,30 dall’azienda di via Fermi a Bagnolo (dove da domani sarà allestita la camera ardente) per la messa, alle 11, nella chiesa di San Martino Piccolo di Correggio. Infine, l’ultimo viaggio verso il cimitero urbano di Correggio.

Antonio Lecci