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LARA MARIA FERRARI
Cronaca

Addio al signore del ’dono’ Corradini stroncato da malore se ne va il giorno di Pasqua

Era il fondatore dell’associazione “Amici dell’Arte“ e un’imprenditore di successo. L’amico Baldi: "Nonostante l’esigua preparazione scolastica, aveva una gran sete di sapere".

Addio al signore del ’dono’  Corradini stroncato da malore  se ne va il giorno di Pasqua
Addio al signore del ’dono’ Corradini stroncato da malore se ne va il giorno di Pasqua

di Lara Maria Ferrari

Con moltissimi amici, parenti e conoscenti aveva scambiato gli auguri di buona Pasqua soltanto il giorno prima, per poi partire alla volta di Forte dei Marmi insieme alla moglie Marta e al figlio Fabio. Invece è sopraggiunto un malore improvviso a interrompere il weekend festivo di Achille Corradini, morto domenica all’ospedale di Lido di Camaiore per il complicarsi di una ischemia intestinale. Figura assai conosciuta in città, l’imprenditore e filantropo reggiano aveva 86 anni e ha trascorso gli ultimi momenti accanto alla compagna di una vita, Marta - si conoscevano dalle scuole elementari - e al figlio Fabio, mentre l’altro figlio, Gianluca, si trovava all’estero.

Fondatore e patron della Sonavox, Corradini è stato fra i primi a occuparsi del commercio di computer e strumentazione elettronica - ricorda il caro amico Carlo Baldi - intraprendendo viaggi a Hong Kong e nella Cina continentale per internazionalizzare le vendite, dimostrando uno spiccato fiuto per gli affari per quei tempi. Soltanto una delle sue attitudini, se consideriamo che dopo la pensione un’altra attività ha completamente assorbito le sue energie. La diffusione dell’arte, attraverso la promozione di numerose iniziative, che coinvolgevano pittori, scultori e musicisti della nostra città, era diventata per Achille impegno quotidiano, un impegno che lo assorbiva anima e corpo e gli rasserenava lo spirito. Indomito, come sa chi lo conosceva bene, fra cui la sottoscritta.

Un’arte di qualità, poiché i nomi da lui interpellati appartenevano alla più importante scena artistica reggiana, sia nel campo dell’arte figurativa o astratta, sia nel campo musicale. Ma l’arte non doveva mai essere disgiunta dalla missione benefica, perché fare del bene per Corradini era divenuta esigenza primaria. Un senso della solidarietà vissuto fino in fondo, perché, diceva, “Il dono deve arrivare integro al bisogno”. Da questo principio muoveva anche l’organizzazione dell’ultimo progetto espositivo ‘Sedici artisti per Hésed’, per cui era riuscito ad ottenere la concessione delle pregiate sale di palazzo da Mosto e la disponibilità a donare le proprie opere da parte di importanti artisti del territorio. “Amate e sarete amati”, ripeteva sempre. Una esortazione, anzi, di più. Un mantra, entrato a pieno titolo nel nome della sua associazione AM.A.RE, Amici dell’Arte per Reggio, con la quale ha raccolto 20mila euro, prontamente donati al termine della mostra a Barbara Ferrari, presidentessa di Hésed, associazione che accoglie e reinserisce attraverso il lavoro persone in situazioni di difficoltà, emarginazione sociale e disagio psichico. Altra forma in cui si esplicava il bene di Achille verso il prossimo era il sostegno economico a un violista venezuelano giovanissimo e di talento, ora entrato nell’orchestra del Conservatorio Peri - Merulo, che grazie a Corradini è potuto arrivare nel nostro Paese e stabilirsi a Reggio, dove ha potuto approfondire lo studio della viola e tenere concerti.

Achille Corradini ha fortemente voluto e sostenuto due eventi artistico - musicali di grande rilievo, fra cui la presentazione dell’opera Chlorophelia di Omar Galliani, giusto l’estate scorsa, ai Chiostri di San Pietro, con il concerto dei giovani dell’Orchestra del Peri diretti da Marco Boni, direttore onorario dell’Orchestra da Camera del Concertgebouw di Amsterdam, e i danzatori di Agora Coaching Project. Una serata magica, in cui le arti in campo si sono incontrate in un connubio di perfetta armonia. Tante personalità dell’imprenditoria reggiana e anche tanti artisti stanno piangendo Achille in queste ore. "Abbiamo condiviso l’impegno politico nella lista del mio laboratorio – ricorda Carlo Baldi – Mi ha telefonato prima di partire per il mare per scambiarci gli auguri. Sia nella professione sia nei rapporti di amicizia, avvertivo in lui una grande voglia di fare e curiosità. Benché avesse una preparazione scolastica esigua, possedeva l’intelligenza del fare. Ricordo che, sapendo che sono appassionato di storia e fatti locali, voleva accompagnarmi per la città per conoscere edifici e storie delle persone. Nella nostra piccola cordata politica mostrava idee innovative e profonda era la sua sete di sapere. Aveva forza e desiderio di apparire ma era anche pieno di iniziativa. Sapeva legare come pochi e otteneva risultati, vivendo ogni piccola o grande contraddizione del suo animo, come tutti. Nato dal nulla, ha dato un contributo molto positivo alla nostra città".

Penultimo di 15 figli, Achille aveva festeggiato 50 di matrimonio nel 2014 con Marta. "Sono in pensiero per i giovani - rivelava - stiamo consegnando loro un brutto mondo. Non c’è più etica. Non c’è compassione".

La camera ardente della Croce Verde sarà aperta da domani mattina per chi vorrà dare un ultimo saluto ad Achille Corradini. I funerali si terranno giovedì alla chiesa della Roncina.