
L'addio a Federico Fioresi (nel riquadro), amatissimo professore di storia dell’arte del liceo Chierici
Reggio Emilia, 21 marzo 2025 – Una folla di colleghi, studenti di ieri e di oggi, ha dato il commosso addio a Federico Fioresi, amatissimo professore di storia dell’arte del liceo Chierici morto due giorni fa all’età di 54 anni, stroncato da una malattia. I funerali si sono tenuti oggi pomeriggio nella chiesa dei frati cappuccini di via Ferrari Bonini in città, dove tantissime persone si sono stretti attorno ai familiari che lo piangono.
Un addio commovente
Sono stati momenti emozionanti, soprattutto quando i ragazzi lo hanno ricordato con commoventi pensieri e gli occhi gonfi di lacrime. Gli alunni di 4^G hanno letto una stupenda lettera.
“Buongiorno prof., le scriviamo questa lettera ricordando i bei momenti passati insieme. Ognuno di noi ha ricordi diversi, che porta con la gioia nel cuore, ma quello che li accomuna è l’amore che lei portava ogni giorno in aula e la passione, nonché la dedizione che metteva nell’insegnare.
Ci piacerebbe vederla ancora una volta entrare in classe col suo sorriso solare, la sua inconfondibile valigetta, la sua lunghissima sciarpina intorno al collo, gli infiniti libri che ci portava da casa per condividere, approfondire gli argomenti e gli occhiali di sempre sulla punta del naso. Ci sono tante altre cose che ricorderemo e che porteremo sempre nei nostri cuori, come tutti i momenti divertenti passati insieme. Magari, adesso ci vede piangere, ma scrivendo questa lettera abbiamo colmato il vuoto in classe con i nostri sorrisi.
Speriamo che da lassù ci guardi fiero e sia fiero di noi. Un abbraccio forte”.
Una messa intima e profonda
A celebrare la messa, il sacerdote e collega, don Giovanni Brembilla coi padri cappuccini Davide e Fabrizio. Don Brembilla lo ha ricordato nella sua veste più intima e vera, raccontando:
“Federico era una persona sensibile e solo chi è sensibile e onesto con se stesso guarda alla profonda ferita che c’è nel nostro essere, nel nostro cuore, nel desiderio di bellezza, di verità, di giustizia, e l’arte in tutte le sue espressioni, come lui amava, esprime in forma privilegiata questo desiderio. Cristo è la risposta a questo desiderio, Cristo vince tutto”.
L'ultimo saluto e il ricordo
La salma è stata poi portata a Coviolo per la cremazione. Il Chierici, in sua memoria e secondo la sua volontà, ha aperto una raccolta libera di offerte da devolvere alla Fondazione Madonna dell’Uliveto o al convento dei frati cappuccini.