Addio sport online: "Ci allenavamo dal computer" Dopo due anni ritornano le competizioni dal vivo

Fare attività fisica durante l’emergenza è stata dura: "Per fortuna oggi è tornata a riempire le nostre giornate"

Che emozione riprendere a gareggiare in pista, fare 100 metri a stile libero, esibirsi in un saggio di ginnastica e giocare a calcetto con gli amici dopo tanto tempo. Ritornare a competere, vedere altri atleti che ci danno la carica per non mollare, stringere i denti e arrivare sul podio. Sembra passato un secolo, ma fare sport durante la pandemia è stato un vero problema. "Per giocare a basket – racconta Gaia – avevamo disegnato una riga per terra e cercavamo di colpirla con il pallone. Gli allenamenti erano soltanto online. Il nostro allenatore che ci dirigeva tramite un computer. Ma di vere partite neanche l’ombra. Per ricreare un clima di squadra ogni tanto facevamo dei video, che venivano pubblicati sul gruppo di messaggistica". In quella situazione tanti altri giovani sportivi. Per fortuna oggi lo sport è tornato a riempire le nostre giornate. "A febbraio sono tornata a Parma per una gara d’atletica. Era la prima volta che partivo dai blocchi, la prima volta che correvo e la prima volta che partecipavo a una corsa campestre dopo la pandemia. Mi sono qualificata per la finale ed è stato un momento incredibile": dice Mariastella. Emozioni comuni a tutti i nostri piccoli campioni. "Sono riuscita a battere l’esordiente più forte nei 100 metri a dorso arrivando prima classificata. - Spiega Camilla - Credevo di non essere più in grado di nuotare". La montagna ama lo sport. Lo dimostrano le decine di attività che si possono praticare tutto l’anno. Nel nostro comune sono stati costruiti bellissimi impianti. Una pista d’atletica all’avanguardia, campi da tennis e piscina semiolimpionica. Speriamo che quest’estate si torni a giocare il Torneo della Montagna, uno degli eventi più seguiti in Appennino, che richiama decine di appassionati. Trampolino di lancio per alcuni calciatori di serie A come Marco Silvestri, Luca Bucci, Roberto Pruzzo, Giorgio Mariani e Luigi Bertolini. Un appuntamento diventato un fenomeno culturale e di costume che unisce un’intera comunità a una squadra.

Classe I C