Aemilia, Anm all’attacco "Illazioni dagli avvocati"

L’Associazione nazionale magistrati dell’Emilia Romagna replica all’ordine "Le accuse di parzialità rischiano di delegittimare un lavoro di enorme portata".

Aemilia, Anm all’attacco  "Illazioni dagli avvocati"

Aemilia, Anm all’attacco "Illazioni dagli avvocati"

Una pesante stoccata contro l’Ordine degli avvocati di Reggio, che ha preso posizione nei giorni scorsi sulle presunte ombre dell’inchiesta Aemilia, arriva dall’Associazione nazionale magistrati Emilia Romagna.

"La giunta – scrive in una nota l’Anm – esprime rammarico istituzionale verso chi, nonostante sia stato parte del processo e del processo ha potuto studiare gli atti e contribuire direttamente alla formazione del compendio probatorio, avalla accuse (incomprensibilmente reiterate negli ultimi giorni da un ex magistrato non più in servizio), che non risultano essere mai state formulate nelle opportune sedi investigative e processuali". I magistrati non usano giri di parole: "Ci si riferisce, infatti, alla presa di posizione proveniente da un ente pubblico istituzionale, quale l’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia, con cui si sostengono nei fatti le accuse (del tutto scollegate dalle emergenze probatorie del processo Aemilia) di una volontaria omissione di approfondimento investigativo dei rapporti fra la politica locale ed esponenti della criminalità organizzata, radicata nel territorio reggiano, mosse ai magistrati inquirenti". E aggiungono: "Si tratta, quelle poste a base del comunicato dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia, di accuse che risuonano come mere illazioni e rischiano di delegittimare un lavoro di enorme portata, condotto con serietà, professionalità, abnegazione e sacrificio personale. Si colgono in questo preoccupanti assonanze con quanto successo in passato in altre realtà che ci ha insegnato come l’affermazione del fenomeno mafioso passi anche dai tentativi di delegittimazione di chi ha svolto e svolge il proprio servizio con dedizione, costanza e doveroso approfondimento di fatti idonei ad integrare indizi di reato".