Aemilia, Costi ora è libero Scarcerato 4 mesi dopo "Ma non penso al ricorso"

L’imprenditore era stato condannato a oltre nove anni per estorsione "Nei primi giorni a casa, al risveglio, dovevo capire se stavo sognando".

Aemilia, Costi ora è libero  Scarcerato 4 mesi dopo  "Ma non penso al ricorso"

Aemilia, Costi ora è libero Scarcerato 4 mesi dopo "Ma non penso al ricorso"

Omar Costi, lei è tra i primi condannati di Aemilia a tornare libero.

"In realtà mi hanno scarcerato quattro mesi e mezzo dopo il termine corretto".

Era stato condannato per estorsione, oltre nove anni...

"Come ho sempre detto, se una persona ha un socio, questo ti presenta una persona come se fosse tutto a posto, io non posso sapere poi se uno si comporta correttamente, se paga l’Iva...".

La sua scarcerazione è arrivata pochi mesi dopo la condanna definitiva, aveva un lungo periodo presofferto.

"Avevo già fatto sette anni ai domiciliari".

A quel punto è tornato in carcere.

"Dopo che ai domiciliari stai comunque lavorando per mantenere la famiglia, secondo il mio punto di vista, sentirsi dire che anche questo non va bene e vai in carcere nonostante tu abbia rispettato tutte le regole... Mi dovrebbero spiegare quei quattro o cinque mesi di carcere a che cosa dovevano servire...".

Lei ha avuto una condanna pesante, ha fatto scalpore che fosse un imprenditore reggiano, ma si è sempre detto innocente.

"Mi piacerebbe scrivere un libro, avrei molte storie da raccontare".

Chi le è stato vicino in questi anni?

"La famiglia, i figli ai quali voglio un bene dell’anima".

E tra le persone che conosce?

"Diciamo che tanti sono spariti e si fanno rivedere soltanto ora che sono a casa. E’ un po’ troppo tardi".

Nel foglio di scarcerazione della Procura di Bologna c’è scritto che lei è stato in carcere quattro mesi e 15 giorni in più. Avrebbe dovuto uscire prima, in base alla regola dei 45 giorni di sconto ogni sei mesi di buona condotta. Pensa di chiedere un risarcimento?

"Non mi interessa, ormai li ho fatti. A questo punto se posso restituisco la cittadinanza".

Ha rimpianti per qualche sua scelta del passato?

"Non posso averne perché non penso di aver mai fatto male a nessuno".

Come ha vissuto il ritorno in libertà?

"Nei primi 4 o 5 giorni, quando mi svegliavo, dovevo sempre capire se stavo sognando o ero sveglio...".

Cosa può dire della ’ndrangheta?

"Io non ho mai visto o parlato con queste persone, non avrei un’idea di cosa sia. Ho dovuto farmelo spiegare cos’è la ’ndrangheta, io non lo sapevo. Io sono di Reggio Emilia, non conoscevo queste cose. Ci sono intercettazioni nelle quali parlano di come togliermi i soldi. Io, se incontro un mafioso vero, quello si spara per la vergogna... ".

Alessandra Codeluppi

Paolo Patria