Affidi Bibbiano, così nasce l’indagine del ministro

Sotto osservazione i rapporti tra servizi sociali e Tribunale dei minori. "Si punta ad accertare possibili anomalie"

Il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede

Il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede

Bibbiano (Reggio Emilia), 12 novembre 2019 -  Il ministero della Giustizia accende di nuovo i fari sull’operato del tribunale dei minori di Bologna a seguito dell’inchiesta ‘Angeli e demoni’ sui presunti affidi illeciti di bambini con un’inchiesta amministrativa condotta dagli ispettori. "Si tratta di un approfondimento, stimolato dal Ministro Alfonso Bonafede, che va oltre le sole forme dell’acquisizione documentale e che prevede anche la consultazione del protocollo riservato e l’audizione diretta degli interessati: magistrati professionali e onorari, personale amministrativo, altri soggetti in grado di fornire informazioni sulla vicenda e rappresentanti del foro locale. Vogliamo accertare possibili anomalie nell’attività del tribunale dei minori con l’ausilio del servizio sociale della Val d’Enza e gli eventuali rapporti extraprofessionali tra giudici e operatori del settore minorile che potrebbero aver determinato situazioni di incompatibilità".

Un’area grigia, fatta di possibili rapporti privilegiati tra alcuni indagati e il tribunale minorile di Bologna, era stata ravvisata anche nell’ordinanza di misure restrittive emessa dal gip Luca Ramponi. Come raccontato dal Carlino, Ramponi aveva individuato nel sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, "capacità di influenza e i contatti a diversi livelli politico amministrativi... ma anche l’autorità giudiziaria minorile". In un intercettazione del dicembre 2018, lo psicoterapeuta Claudio Foti del centro ‘Hansel e Gretel’ e l’assistente sociale Francesco Monopoli dicono che Carletti potrebbe aiutarli "contattando giudici che sostenessero in un convegno la soluzione metodologica da loro preferita... Foti chiede come si chiama il giudice amico di Monopoli. Lui gli risponde ‘Mirko Stifano’ (giudice togato minorile di Bologna, non indagato, ndr)".

Intanto il Guardasigilli Alfonso Bonafede rinnova il proprio impegno: "Sin dall’inizio ho chiarito che la protezione dei bambini è una priorità: andremo fino in fondo. La prossima settimana presenteremo i dati sul monitoraggio degli affidi, su base nazionale". Stefania Ascari, parlamentare del M5s e Raffaella Sensoli, vicepresidente della commissione d’inchiesta in Regione sulla tutela dei minori, dichiarano: "Si tratta di accertamenti necessari e che esprimono la nostra determinazione ad andare fino in fondo".

La parlamentare di Forza Italia Benedetta Fiorini: "Non vorremmo che si colpisse il bersaglio sbagliato, ovvero quei magistrati che hanno scoperchiato questo scandalo e quelli che hanno impedito ai servizi sociali di strappare ingiustamente i minori alle loro famiglie: bisogna far venire alla luce tutta la verità, anche quella politica".