Affidi Bibbiano, Foti non risarcirà la vittima

Bibbiano, la ragazza non figura tra chi avrà il pagamento dei danni. Nella lista ci sono diversi soggetti come enti pubblici e associazioni

Lo psicoterapeuta torinese Claudio Foti è stato condannato a 4 anni di pena

Lo psicoterapeuta torinese Claudio Foti è stato condannato a 4 anni di pena

Reggio Emilia, 14 novembre 2021 - Oltre a quattro anni di pena, col rito abbreviato, per lesioni gravissime e abuso d’ufficio, lo psicoterapeuta torinese Claudio Foti è stato condannato al risarcimento dai danni, da liquidare in sede civile, a favore di diversi soggetti che si sono costituiti parti civili nell’udienza preliminare di ‘Angeli e demoni’, operazione incentrata sui presunti abusi illeciti di bambini in Val d’Enza. Figurano gli enti pubblici Unione Val d’Enza, Comune di Montecchio, Unione Comuni modenesi area Nord, Ausl di Reggio, Regione e ministero della Giustizia. Compare l’associazione onlus Gens Nova.

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Nel dispositivo della sentenza emessa dal gup Dario De Luca, emerge una ‘stranezza’: non figura, tra i soggetti a cui destinare un ristoro in separato giudizio, la minorenne che il gup ha ritenuto vittima delle lesioni – cioè il disturbo depressivo – causate dalla psicoterapia praticata da Foti. La ragazza, che all’epoca della psicoterapia aveva 17 anni, si è costituita parte civile con la sorella e i genitori. Secondo la ricostruzione del pm Valentina Salvi, Foti avrebbe sottoposto la minore a "sedute serrate, attraverso modalità suggestive e suggerenti, con la voluta formazione di domande sul tema dell’abuso sessuale": così "avrebbe ingenerato nella ragazzina il convincimento di essere stata abusata dal padre e dal suo socio" e di conseguenza "il netto rifiuto del genitore". Il padre è stato poi dichiarato decaduto dalla potestà genitoriale nell’ottobre 2017: la Procura contestava a Foti anche la frode processuale, cioè l’aver ingannato il consulente nominato dal tribunale dei minori e il giudice, accusa per la quale il gup lo ha assolto "perché il fatto non costituisce reato". A Foti si contesta di aver praticato la tecnica psicoterapeutica dell’Emdr, che prevede desensibilizzazione e rielaborazione dei traumi attraverso i movimenti oculari, "in violazione dei protocolli" e riferendo falsamente alla ragazzina "che sarebbe stata necessaria per recuperare i ricordi".

Conseguenza di questa terapia, per il pm, fu il trauma psichico riportato dalla minorenne, per il quale non figura il risarcimento: una mancanza strana e che potrebbe essere dovuta anche a un errore materiale commesso da qualcuna delle parti in causa. Figurano invece come destinatari di ristoro in sede civile due fratellini, figli di una coppia di origine africana, e un’altra bambina, che non hanno partecipato a sedute di psicoterapia direttamente con Foti. I loro avvocati di parte civile Nicola Tria e Marta Rovacchi sono riusciti a far valere l’idea che i tre minori avevano subito un danno indiretto dell’abuso d’ufficio per il quale Foti è stato condannato: se non vi fosse stato l’affidamento senza bando di gara della psicoterapia al centro pubblico ‘La Cura’ di Bibbiano, non si sarebbero create le condizioni per la commissione dei reati poi emersi. Le motivazioni della condanna di Foti e dell’assoluzione dell’assistente sociale 32enne di Correggio Beatrice Benati saranno depositate entro 90 giorni.