
Tutti gli avvocati in piedi durante la protesta di venerdì contro la procura
Non si placa la bufera riguardo l’inchiesta che vede al centro i due avvocati Rossella Ognibene e Oliviero Mazza, difensori dell’ex responsabile dei servizi sociali della val d’Enza Federica Anghinolfi (una delle principali imputate del processo ’Angeli e demoni’), indagati dalla procura di Ancona – su segnalazione di quella reggiana – per calunnia nei confronti del pubblico ministero Valentina Salvi.
In una nota rilasciata, l’Associazione Nazionale Magistrati dell’Emilia-Romagna ha precisato come tale azione non sia "nessuna iniziativa improvvida o addirittura intimidatoria dell’ufficio di Procura reggiano, nessun vulnus all’esercizio del diritto di difesa, bensì mera applicazione della legge. Nessuna denuncia è mai stata presentata contro gli avvocati del processo ’Angeli e demoni’ dai rappresentanti dell’ufficio di procura di Reggio Emilia, ma la semplice trasmissione alla procura di Ancona di fatti di possibile rilevanza penale accaduti nel corso del processo. L’autorità Giudiziaria di Ancona, competente per i reati in cui sono coinvolti magistrati del distretto emiliano romagnolo, ha provvisoriamente ritenuto ‐ notificando ai due difensori un avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto volto a consentire agli stessi di spiegare la propria difesa ‐ che in quel processo siano state rivolte calunnie ai danni del Pm di udienza".
Di ben diverso tenore è la posizione dell’Organismo Congressuale Forense (di cui fa parte l’avvocato reggiano Giovanni Tarquini) che esprime sconcerto e profonda preoccupazione per l’azione giudiziaria. "L’iniziativa – si legge nella nota – denota un chiaro e inaccettabile atteggiamento di prevaricazione nei confronti della avvocatura e, in particolare, del ruolo del difensore nel processo, accentuando in modo ingiustificato un già difficile clima di contrapposizione".
Inoltre anche il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia ha aperto un fascicolo a difesa e tutela dei due avvocati reggiani. "Il Consiglio dell’Ordine – fanno sapere – non intende in alcun modo entrare nel merito della fondatezza dell’iniziativa assunta dall’ufficio di procura di Ancona. Preme invece sottolineare che l’avviso di conclusione delle indagini sia stato notificato in occasione di una fase delicatissima del processo ’Angeli e Demoni’, vale a dire nel momento in cui gli stessi si accingevano a dar corso alle arringhe difensive nel dibattimento. Non può sfuggire che tale iniziativa, che ha ad oggetto fatti avvenuti nel mese di aprile dello scorso anno, possa dissuadere i difensori dallo svolgere appieno la loro delicata funzione. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia esprime piena solidarietà ai colleghi Avvocato Rossella Ognibene e Oliviero Mazza, destinatari di tale intempestiva iniziativa. Si attiverà in ogni modo e con ogni strumento a propria disposizione, per tutelare il diritto dovere dell’avvocato ad assolvere appieno la propria funzione difensiva e per far sì che non venga limitata a fronte di pressioni e condizionamenti di siffatta natura".
c. c.