Affidi illeciti Reggio Emilia, arrivano gli ispettori. Via agli interrogatori

Arrivato in tribunale il sindaco Andrea Carletti di Bibbiano, ai domiciliari per abuso d'ufficio e falso ideologico e lo psicoterapeuta Claudio Foti pure lui ai domiciliari

Il sindaco Andrea Carletti in aula

Il sindaco Andrea Carletti in aula

Reggio Emilia, 3 luglio 2019 - Appuntamento al tribunale di Reggio Emilia per gli interrogatori di garanzia delle persone raggiunte da misura cautelare nell'ambito dell'operazione 'Angeli e demoni'. Davanti al giudice Luca Ramponi (FOTO) il primo a comparire è stato il sindaco Andrea Carletti di Bibbiano (VIDEO), ai domiciliari per abuso d'ufficio e falso ideologico.

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Andrea Carletti, assistito dall'avvocato Giovanni Tarquini (VIDEO), ha deciso di rispondere alle domande del giudice. Il suo interrogatorio è durato oltre due ore. Carletti è stato interrogato dal gip Luca Ramponi e dal pm Valentina Salvi. L'avvocato di Carletti, Giovanni Tarquini, ha chiesto la revoca della misura cautelare e ha assicurato che il suo cliente ha fornito chiarimenti sulla sua posizione. Il gip si è riservato di decidere ma il suo parere è condizionato a quello della pm che si è presa un paio di giorni per decidere.

In tribunale è arrivato anche Claudio Foti (VIDEO), psicoterapeuta del centro studi di Torino 'Hansel e Gretel', pure lui ai domiciliari. Oggi, oltre al primo cittadino e allo psicoterapeuta, dovevano essere ascoltati altri 5 indagati che sio sono avvalsi della facoltà di non rispondere. 

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Arrivano gli ispettori

Intanto gli ispettori del ministero della Giustizia guidati dal capo dell'ufficio, Andrea Nocera, sono in queste ore al tribunale dei Minori di Bologna e più tardi saranno alla procura di Reggio Emilia. L'iniziativa, su impulso del Guardasigilli, Alfonso Bonafede, è legata alla vicenda degli affidi illeciti.

Il ministro della Giustizia

"Stiamo vigilando sull'operato della magistratura e stiamo analizzando i dati che arrivano sul caso". Lo ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede nel question time alla Camera, in merito alla recente inchiesta degli abusi e affidi illeciti. "Stiamo ipotizzando di incrociare i dati che arrivano agli uffici giudiziari per verificare in maniera stringente l'andamento delle situazioni degli affidi ai minori e individuare le situazioni critiche - ha aggiunto Bonafede -. Non ci sarà nessuno sconto da parte della giustizia".