ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

Aggredita alla stazione Ragazza salvata dall’aiuto del direttore della Cia

L’episodio in viale Trento Trieste, vicino alla fermata ferroviaria di Santo Stefano. Fabio Pedocchi era negli uffici della Confederazioni Agricoltori ed è intervenuto.

L’episodio in viale Trento Trieste, vicino alla fermata ferroviaria di Santo Stefano. Fabio Pedocchi era negli uffici della Confederazioni Agricoltori ed è intervenuto.

L’episodio in viale Trento Trieste, vicino alla fermata ferroviaria di Santo Stefano. Fabio Pedocchi era negli uffici della Confederazioni Agricoltori ed è intervenuto.

Una ragazza è stata salvata dalle grinfie del suo aggressore dal direttore della Cia di Reggio, Fabio Pedocchi che non si è fatto pregare due volte ed è intervenuto per mettere in fuga il malintenzionato. L’episodio è avvenuto venerdì pomeriggio, intorno alle 17,30, in viale Trento Trieste, nei pressi della fermata della piccola stazione di Santa Croce, proprio di fronte alla sede reggiana della Confederazione Agricoltori Italiani.

Pedocchi era seduto nel suo ufficio al lavoro, quando all’improvviso ha sentito delle urla. "Lasciami stare, lasciami andare". Così, si è precipitato nel parcheggio con un grande atto di coraggio e prontezza per soccorrere la vittima. Proprio dietro alla stazione ha trovato una ragazza visibilmente scossa e ferita, con un labbro sanguinante, che stava cercando di divincolarsi da un aggressore.

Alla vista di Pedocchi, l’aggressore si è dato subito alla fuga. Ma anche la ragazza è corsa via, terrorizzata, in direzioni opposte. Immediatamente, il direttore di Cia Reggio ha allertato i carabinieri. Tuttavia, al loro arrivo, l’aggressore aveva già fatto perdere le proprie tracce e non è stato rintracciato. "Ho agito d’istinto – racconta Pedocchi – Non potevo rimanere inerte sentendo quelle grida. Spero che la ragazza ora stia bene e che l’aggressore venga presto identificato".

Le forze dell’ordine stanno ora indagando sull’accaduto per risalire all’identità dell’aggressore e garantire giustizia alla vittima. Pedocchi ha fornito ai carabinieri l’identikit sia dell’aggressore, descritto come un giovane sui 20-25 anni, moro. Ma anche della vittima: "Parlava bene italiano, quindi presumo sia una nostra connazionale. Anche lei mi sembrava giovane, sempre sui 25 anni di età", spiega al Carlino. Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza in zona stazione. Al vaglio degli inquirenti anche le telecamere della zona per cercare di ricostruire la dinamica, ma soprattutto il movente dell’aggressione. Da capire se l’intenzione del balordo fosse quella di rapinarla o di violentarla. Oppure se i due si conoscessero. Al momento non si esclude alcuna ipotesi. Si cercano anche testimoni che possano aver visto qualcosa intorno a quell’ora.

red. cro.