Aggrediti due agenti alla pulce Il Sappe: "Chiediamo il Taser"

Per dividere alcuni detenuti hanno rimediato una prognosi di 2 e 5 giorni. Il sindacato: "Purtroppo non siamo tutelati"

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Ennesimo episodio di violenza nel carcere di Reggio, in via Settembrini, dove martedì, nella tarda mattinata, due agenti agenti sono stati aggrediti da diversi detenuti, riportando un ricovero in ospedale con 2 e 5 giorni di prognosi. Il personale era intervenuto all’interno di una lite tra detenuti, cercando di placare gli animi. Ma per tutta risposta sono stati aggrediti a loro volta.

Come ha spiegato il segretario del Sappe, il sindacato di polizia penitenziaria, Michele Malorni (foto), "gli operatori con professionalità e in tempi brevissimi, sono riusciti a a neutralizzare i due detenuti in escandescenza, isolandoli in una sezione a regime chiuso".

Ma non è tutto: "I detenuti in questione proprio perché fortemente alterati, hanno poi compiuto gesti autolesionisti, oltre a danneggiare in modo pesante i beni dell’amministrazione. Per questo saranno perseguiti disciplinarmente è penalmente per le responsabilità soggettive ed oggettive".

Prima di ribadire: "Il Sappe evidenzia la grave carenza di risorse umane pari a circa 50 unità nei diversi ruoli ( 90 amministrate a fronte delle 240 unità previste dalle piante organiche). Inoltre sollecitiamo da sempre la dotazione del Taser per gestire situazioni di questo tipo che nelle carceri Italiane , purtroppo si verificano quotidianamente, la richiesta a tutela della salute dei detenuti riottosi e della polizia penitenziaria. Come segretario provinciale auguro una pronta guarigione ai colleghi coinvolti e lancia un grido d’allarme a tutte le figure competenti a provvedere per migliorare le condizioni lavorative nel carcere di Reggio".