Al Gobetti la storia diventa emozione

Undici classi hanno incontrato una superstite dell’eccidio della Bettola: fu salvata da un soldato nazista

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Liliana Manfredi Del Monte, superstite dell’eccidio della Bettola del giugno 1944, ieri ha incontrato undici classi del polo Gobetti di Scandiano al cinema teatro Boiardo. La mattinata è stata introdotta dagli interventi del dirigente scolastico Anna Maria Corradini e dall’assessore di Scandiano Elisabetta Leonardi. Molto toccante la testimonianza di Liliana che ha suscitato grande attenzione tra gli studenti attraverso un racconto ancora lucido e diretto.

"Un’iniziativa – dice l’assessore Leonardi – di alto valore simbolico ed educativo: una pagina di storia raccontata dalla voce di una diretta testimone è un’esperienza unica per i giovani che come amministrazione siamo contenti di aver sostenuto e valorizzato".

Un evento organizzato dalla professoressa Francesca Bertolani con il supporto del Comune di Scandiano: "Quella di Liliana è una testimonianza – sottolinea l’insegnante – di valore eccezionale che rientra in un percorso costruito per dare ai ragazzi competenze di cittadinanza attiva e per promuovere la cultura della pace, dell’antirazzismo, del rispetto altrui".

La sopravvissuta alla strage di La Bettola, cittadina onoraria di Vezzano sul Crostolo dal novembre del 2017, ha rimarcato il valore del rispetto: "La mia opinione non è più importante della tua". Liliana ha inoltre raccontato di come è scampata, a soli undici anni, ad uno degli eccidi più efferati della storia della nostra montagna ed ha evidenziato come non nutra odio nei confronti di chi ha sterminato la sua famiglia, ma di come ricordi l’umanità del soldato nazista che, in uno slancio di umanità, l’ha salvata.

Una testimonianza che ha suscitato domande e curiosità degli studenti. La mattinata è poi continuata con una visita guidata alla Rocca dei Boiardo. Liliana lo scorso giugno ha nuovamente preso parte alla commemorazione dell’eccidio di La Bettola per non dimenticare la strage di 78 anni fa, uno dei più violenti atti compiuti dai nazi-fascisti in Italia la notte di San Giovanni del 1944 in cui persero la vita 32 civili e 3 partigiani. La superstite nel passato ha anche scritto il libro ‘Il nazista e la bambina’ e ha spesso partecipato con impegno a incontri, soprattutto rivolti per i giovani e le scuole, per riportare quello che è successo a La Bettola.

Matteo Barca