Alessandro Bonini medico morto: Reggio Emilia piange il noto ematologo

E’ scomparso all’età di 55 anni dopo una lunga malattia, viveva a Puianello con la famiglia

Il medico Alessandro Bonini

Il medico Alessandro Bonini

Quattro Castella (Reggio Emilia), 7 agosto 2023 – Il mondo della sanità reggiana piange la morte del medico Alessandro Bonini. Il noto ematologo reggiano, malato da tempo, si è spento ieri, all’età di 55 anni. Il dottore viveva con la famiglia a Puianello, lascia la moglie Federica e la figlia Emma, la mamma Mariella e la sorella Cristiana; mentre i funerali si svolgeranno alla chiesa di Puianello, domani 8 agosto, alle 14.30. La camera ardente, invece, è stata allestita presso la Croce Verde di Reggio Emilia.

Bonini ha da sempre lavorato all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, fino a diventare responsabile di Alta Specialità del servizio di Medicina Trasfusionale. 

L’azienda Ausl di Reggio Emilia ha mandato un messaggio di condoglianze alla famiglia tramite Roberto Baricchi e tutto il personale della Medicina Trasfusionale e Francesco Merli e tutto il personale dell’Ematologia.

Il cordoglio dei colleghi: “Il dolore per la sua perdita ci lascia attoniti”

“Così Alessandro ci ha lasciato in un’assolata domenica di agosto – dice il comunicato dei medici -, con il riserbo che lo distingueva. Il dolore per la sua perdita ci lascia attoniti e storditi. Alessandro era ‘uno del Trasfusionale’ dal 2012, ma faceva parte della nostra Azienda già dal 1998, quando in Ematologia aveva avviato l’attività di trapianto di midollo osseo al Santa Maria Nuova occupandosi di molteplici aspetti: dalla gestione attenta dei pazienti trapiantati alla formazione del personale infermieristico. Il suo prezioso contributo ai reparti in cui ha lavorato era il riflesso della sua passione per la medicina; non mancava mai di condividere le più aggiornate linee guida e novità cliniche, che sapeva tradurre in giudizi e pareri acuti e ponderati. Nascondeva dietro una certa ruvidezza la sua capacità di essere vicino a chi aveva bisogno. Oltre la medicina, il suo cuore era tutto per la sua famiglia, a cui la Direzione Aziendale ed i colleghi che ne hanno apprezzato quotidianamente le qualità personali e professionali, oggi sono vicini. Ciao Alessandro”.