Addio alla seconda moglie di Nino Benvenuti: il loro amore divise l’Italia

Nadia Bertorello, miss Emilia 1967, è scomparsa dopo una malattia: ora è sepolta a Reggio Emilia, città d’origine della famiglia. La relazione con il grande campione di pugilato divenne una favola adulta

Le nozze celebrate da Gianfranco Fini

Le nozze celebrate da Gianfranco Fini

Reggio Emilia, 1 febbraio 2023 – C’è una tomba nel cimitero di Pieve Modolena, alle porte di Reggio Emilia, con la terra appena smossa ricoperta di fiori chiari. Recita solo ’Nadì Bertorello in Benvenuti 17 aprile 1947-24 gennaio 2023’. Nella foto una bella signora bionda sorride con gli occhiali da sole e un calice in mano. Ma dietro quel cartello bianco, comparso in sordina nei giorni scorsi, c’è una delle storie d’amore più incredibili del secolo scorso. Una storia che somiglia a un romanzo.

Le nozze celebrate da Gianfranco Fini
Le nozze celebrate da Gianfranco Fini

Perché dentro a quella favola rosa, consumata fra le vite di Nino Benvenuti e Nadia Bertorello, c’è tutto: la dolce vita, le copertine ingiallite delle riviste patinate degli anni Sessanta; quell’Italia divisa fra Coppi e Bartali, il Paese bigotto degli scandali e quello dei sogni americani. C’è la storia di una ragazza bellissima, divenuta miss Emilia nel 1967; lo stesso anno in cui conobbe Nino, quando lui era già una leggenda – campione olimpico nel 1960, divenne poi campione mondiale dei pesi medi tra il 1967 e il 1970 –, uno dei migliori pugili italiani di tutti i tempi. Ma lei lo fece capitolare, con la sua bellezza disarmante e quel piglio da emiliana verace (nata a Bologna da genitori di Reggio Emilia): si innamorarono perdutamente, nonostante lui fosse già sposato. E concepirono una figlia, Nathalie, a cavallo della sua trilogia statunitense con Emile Griffith.

Assieme a quella bimba nacque però anche uno scandalo furioso: lui – sorriso sferzante, il ’fidanzato d’Italia’, quando l’uomo e il campione-modello dovevano essere una cosa sola per i 18 milioni di italiani che si svegliavano di notte per seguire le sue gesta sul ring – fu additato come pubblico peccatore persino da Papa Paolo VI, che rifiutò di incontrarlo.

Fu così che quel ragazzone vacillò, lo raccontò per la prima volta nel 2018, alla soglia degli 80 anni: non ebbe la forza di seguire il cuore; restò con la prima moglie Giuliana, scelse di fare il padre di quella famiglia e mandò in frantumi i sogni di Nadia, che scappò in Francia dal fratello per sfuggire dal clamore.

Passarono i decenni, quel primo matrimonio da cui nacquero quattro figli (più una adottiva) naufragò. E lui, che non l’aveva mai dimenticata, come se niente fosse alla fine degli anni Novanta si presentò nel negozio di proprietà di Nadia. Lo stesso sguardo sornione di sempre.

"Entrò ridendo e scherzando, come se non fosse sparito per trent’anni. Poi tornò ancora e mi resi conto che avevo dimenticato tutti i brutti ricordi. Ci siamo sposati poco dopo", confiderà lei in una intervista. Aveva un abito bianco di Fausto Sarli che sembrava le avessero cucito addosso, sempre taglia 42 e un fisico da modella nonostante i cinquant’anni.

A celebrare la loro unione, il 12 dicembre 1998, fu Gianfranco Fini, allora leader di An, testimoni l’amico fraterno Giuliano Gemma e Vittorio Sgarbi. Benvenuti conobbe allora anche sua figlia Nathalie, ormai adulta, che ora porta il suo cognome e che lo ha reso nonno. Un rapporto sofferto, invece, quello con i figli nati dalla prima unione.

Nadia Bertorello è scomparsa a Roma nel silenzio il 24 gennaio, dopo una malattia. Una cerimonia strettamente privata, nella capitale; poi il suo ultimo desiderio, tornare in Emilia: a Bologna, dove era nata, oppure a Reggio Emilia (città d’origine della sua famiglia, poi emigrata prima in Marocco a Casablanca, infine tornata a Bologna, tranne il fratello rimasto a Lione).

C’è un regolamento mortuario nazionale che prevede che si possa essere seppelliti nel luogo di morte o in quello di residenza; nella sua amata Bologna, dunque, non era possibile. Ma lo stesso regolamento prevede il ricongiungimento genitori-figli, nell’eterno riposo: per questo Nadì Bertorello in Benvenuti ora è tornata a casa, a Pieve Modolena, accanto a mamma e papà. Lasciando nel dolore quel ’ragazzo d’oro’ che ad aprile compirà 85 anni.