Anche l’eccellenza traballa "Con questi costi si rischia"

Elena Storchi titolare del ristorante Stradora e di Villa Nabila a Reggiolo: "Ogni ottimizzazione è stata fatta, alcuni prodotti non si trovano più"

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Il caro bollette sta colpendo duramente anche aziende di successo e bene avviate. E alcune di queste rischiano di avere contraccolpi negativi fatali se non ci saranno inversioni di tendenza, con un calo del costo di gas ed energia.

L’allarme arriva anche da Elena Storchi, imprenditrice di successo, che dalla famiglia ha ereditato le qualità per dirigere un’azienda. Ma la situazione critica che si è creata in questi ultimi mesi sembra impossibile da affrontare anche per imprenditori capaci e di esperienza. Elena Storchi riflette a fondo tra le sale del suo ristorante Stradora, 50 coperti, e di Villa Nabila, hotel da 50 posti letto, che gestisce a Reggiolo, in centro storico. Due realtà realizzate con grande passione e determinazione, interpretando i dettami dell’ospitalità: sostenibilità degli ambienti, del servizio e di una cucina pensata per valorizzare al meglio le materie prime, tutto in una location fatta rinascere dopo le crepe lasciate dal terremoto del 2012.

"Le bollette sono decuplicate, ogni ottimizzazione di gas ed energia è stata messa in pratica, ma a queste condizioni non c’è resilienza che tenga. Per continuare a fare impresa – dice la Storchi – sono urgenti appropriati interventi del Governo e a livello europeo, che possano limitare i costi, ridando la possibilità agli operatori di lavorare a prezzi sostenibili".

Quella energetica è una crisi che si somma all’impennata che hanno subito i costi delle materie prime: "I prezzi sono aumentati di molto e addirittura alcuni prodotti non si trovano o sono di difficile reperimento – continua la manager – E tutto ciò dopo i quasi due anni di Covid, con le pesanti restrizioni che hanno quasi azzerato il lavoro di ristoratori e albergatori. Il secondo decennio del ventunesimo secolo è cominciato con un crescendo di condizioni allarmanti, cui le istituzioni non possono non dare risposte tempestive, pena la perdita del terreno competitivo anche per filiere, come l’enogastronomia e il turismo, rispetto alle quali l’Italia è ai primi posti nel mondo".

La Storchi invita pure a un cambio di passo nella formazione: "Ci sono mestieri e professioni per cui non si trova più personale, perché non ci sono adeguati processi formativi e perché ai giovani non si fanno conoscere alcuni mestieri come opportunità di occupazione. Occorre un cambio di passo, per far incontrare al meglio l’offerta e la domanda di lavoro".

Antonio Lecci