Angeli e demoni, condannato il 'guru' Foti. L'accusa: manipolò una ragazzina

Bibbiano e i bimbi tolti alle famiglie: ieri la sentenza per lo psicoterapeuta: 4 anni. Secondo il pm, coi suoi metodi causò disturbi depressivi a una 13enne

Lo psicoterapeuta Claudio Foti, condannato ieri a 4 anni

Lo psicoterapeuta Claudio Foti, condannato ieri a 4 anni

Reggio Emilia, 12 novembre 2021 - Quattro anni di condanna. Interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. E sospensione dal lavoro di psicologo per due anni. È il verdetto inflitto a Claudio Foti, psicoterapeuta e anima del centro ‘Hansel e Gretel’ di Torino, divenuto figura-simbolo della questione affidi controversi. Per lui il pm Valentina Salvi aveva chiesto sei anni di pena. All’esito del rito abbreviato, il gup Dario De Luca lo ha assolto da un’accusa e condannato per le altre due.

Lo psicoterapeuta Claudio Foti, condannato ieri a 4 anni
Lo psicoterapeuta Claudio Foti, condannato ieri a 4 anni

Affidi: Foti non risarcirà la vittima

 

Foti è stato assolto dal reato di frode processuale aggravata, "perché il fatto non costituisce reato": secondo l’accusa, nel periodo in cui praticava le sedute di psicoterapia con una ragazzina di 13 anni, al centro pubblico ‘La Cura’ di Bibbiano, era in corso un procedimento civile al tribunale dei minori di Bologna per acclarare l’idoneità dei genitori. A detta della Procura, per ingannare il consulente tecnico nominato dal tribunale e il giudice, Foti avrebbe sottoposto la minorenne "a sedute serrate, attraverso modalità suggestive e suggerenti, con la voluta formulazione di domande sul tema dell’abuso sessuale". Così "avrebbe ingenerato nella ragazzina il convincimento di essere stata abusata dal padre e dal suo socio", con la conseguenza di suscitare in lei "un netto rifiuto nell’incontrare il padre, poi dichiarato decaduto dalla potestà genitoriale" nell’ottobre 2017.  

In concorso con l’assistente sociale Francesco Monopoli e Imelda Bonaretti, psicologa dell’Ausl, Foti doveva rispondere anche di lesioni aggravate alla medesima minorenne: un’accusa che invece il gup ha ritenuto provata. Secondo il pm, Monopoli e Bonaretti avrebbero inculcato in lei la convinzione che il suo malessere derivasse dagli abusi sessuali, denigrato i genitori e impedito per molto tempo alla figlia di incontrare il padre. Lo psicoterapeuta torinese l’avrebbe convinta che rivederlo le avrebbe arrecato un danno. Foti l’avrebbe sottoposta alla tecnica psicoterapeutica dell’Emdr, che prevede desensibilizzazione e rielaborazione dei traumi attraverso i movimenti oculari, "in violazione dei protocolli" e riferendo falsamente alla ragazzina "che sarebbe stata necessaria per recuperare i ricordi".

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Terza accusa, ritenuta provata per Foti, è l’abuso d’ufficio, in concorso con altri otto imputati tra cui la moglie Nadia Bolognini, il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, l’allora presidente dell’Unione Comuni Val d’Enza Paolo Colli, l’ex responsabile dei servizi sociali Federica Anghinolfi e Monopoli. A Foti e agli psicoterapeuti del centro ‘Hansel e Gretel’, lui e Bolognini, sarebbe stato garantito l’uso gratuito del centro pubblico ‘La Cura’, in cui Foti e la consorte avrebbero percepito 135 euro per ogni ora di seduta, il doppio della tariffa media incassata dai colleghi, e rispetto a quella praticata da loro stessi nella struttura torinese, a ogni bambino inviato dai servizi sociali.

A Foti è stato anche contestato, in concorso, di aver voluto portare avanti il progetto di una comunità per 18 minori in affido, "su precisa volontà di Carletti". Dentro la comunità, secondo l’accusa, Monopoli avrebbe voluto garantire "a sé e al fratello una stabile attività lavorativa". Per Foti è stata anche disposta la pubblicazione della sentenza sul Carlino. Nonché il risarcimento danni in sede civile alle parti civili.