Antenna di via Gozzano, il Tar ordina lo stop

Fino al 21 settembre, quando il Tribunale esaminerà i documenti presentati e deciderà nel merito, non potrà essere installata

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Tutto sospeso fino al 21 settembre. E’ questo il Decreto d’urgenza emesso dal Presidente del Tar di Parma, Germana Panzironi, in relazione al ricorso avanzato dai cittadini di via Gozzano, che da ormai più di un anno, stanno combattendo la loro battaglia per far sì che l’antenna che Wind voleva inizialmente costruire in via Portella della Ginestre, salvo poi ricevere autorizzazione dal Comune ad erigerla in via Gozzano, non veda la luce.

"Considerando che esistono ragioni di gravità e urgenza – recita il Decreto –, atteso che è necessario mantenere la situazione immutata fino all’udienza collegiale di trattazione della domanda cautelare, accoglie la domanda cautelare (stessa, ndr)". Tradotto: il Tar ha stabilito che lo ‘status quo’ non può essere toccato fino alla sua decisione. "Abbiamo integrato la documentazione già depositata, con ulteriori elementi emersi nelle ultime settimane – spiega l’avvocato Roberto Ollari che tutela gli interessi dei residenti -, richiedendo una deliberazione d’urgenza. La decisione del Presidente è nata da due elementi. Uno, di natura formale: ossia il calendario delle udienze collegiali, a cui la trattazione di questa vicenda è demandata, in cui la prima data utile è quella di settembre. Il secondo, sostanziale: sussistendo il rischio di ‘danno grave e irreparabile’, non si possono compiere lavori fino a quando non si è deciso".

L’avvocato Ollari, infatti, ha sostanziato ulteriormente il ricorso producendo il nuovo Pug (il Piano Urbanistico Generale) del Comune di Reggio, in cui è presente la ‘Tavola dei vincoli’, dove emergerebbe che il sito dove dovrebbe sorgere il ripetitore è posto di fronte ad una villa vincolata… dal Comune stesso: "E se fosse così, non si può costruire alcunché in quel luogo – ribadisce il legale -. Ad ogni buon conto, spetterà alla controparte dimostrare il contrario".

Infine, altra ‘carta’ che i cittadini di via Gozzano si giocano al Tar è la richiesta di una perizia sul sottosuolo dello spicchio di terra ‘incriminato’. E’ quasi certo, infatti, che a pochissima distanza da dove dovrebbe sorgere l’apparato (con anche la ‘messa a terra’ per l’elettricità), vi sia una tubatura del gas, di cui sarebbero all’oscuro anche gli stessi esperti di Iren e Ireti: "Circa una settimana fa si sono presentati due tecnici della multiutility a suonare ai campanelli dei residenti per chiedere informazioni sulla tubatura – dichiara Anna Paola Ferrari portavoce del Comitato ‘No Antenna’ di via Gozzano -. Ora, a me questa sembra una situazione ‘kafkiana’, paradossale.

I cittadini che danno informazioni su come è disposta una tubatura del gas a chi dovrebbe sapere tutto su questi aspetti? Questo, mi si permetta, la dice lunga su come è stata assunta la decisione di posizionare il ripetitore proprio in quel posto". "Non ci stancheremo mai di sottolineare un concetto – conclude la signora Ferrari -. Nessuno di noi è contro l’antenna. Wind Cellnex ha individuato un quadrante di 180.000 metri quadrati dove farla sorgere nella zona attorno a via Gozzano. Figurarsi se in quello spazio non vi è un sito che possa andare bene a noi cittadini e all’azienda e a noi piacerebbe poter avere un contatto diretto con loro per poter dialogare. Ma questo dal Comune ci è sempre stato negato. Da qui, anche, la decisione di procedere giudizialmente"

Nicola Bonafini