Antenna Wind, resa dei conti al Tar

Domani la seduta per decidere sull’impianto di via Gozzano. Sotto la lente un articolo del Pug comunale

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Comune, Wind e Cellnex contro i cittadini di via Gozzano. La ‘resa dei conti’ avverrà, domani, davanti al Tar di Parma riunito in camera di consiglio, nella prima seduta collegiale dopo la pausa estiva. In gioco c’è la costruzione di un ripetitore della Wind, che inizialmente avrebbe dovuto sorgere in via Portella della Ginestra. A seguito delle proteste dei residenti di quella zona, l’amministrazione comunale ha deciso di spostarne la costruzione proprio in via Gozzano. Da qui, la nascita di una controversia tra un comitato di cittadini residenti capaci di raccogliere 950 firme e fondi per adire le vie legali.

Cosa chiedono, i cittadini? Molto brutalmente che quell’antenna non si faccia. Soprattutto che non sorga specificamente nel punto scelto dal Comune. I residenti, rappresentati in giudizio dall’avvocato Roberto Ollari del foro di Parma, adducono due diversi tipi di ragioni. La prima è che il sito prescelto dal Comune è sottoposto a vincolo paesaggistico, stabilito nella prima decade degli anni 2000 e riconfermato dai Pug (Piano Urbanistico Generale) successivi. Non ultimo quello approvato a maggio, che ha confermato, all’interno della cosìddetta ‘tavola dei vincoli’ la presenza di uno stabile (una casa privata, di notevole pregio, evidentemente) in via Gozzano, in prossimità del quale era stata autorizzata la costruzione dell’antenna ‘della discordia’. In particolare all’articolo 3.3.3 del suddetto Pug, emergerebbe la previsione che "la localizzazione di nuovi impianti non è ammessa nelle zone in contrasto con specifici vincoli di tutela della Tavola dei Vincoli". In secondo luogo vi sono ragioni di sicurezza, visto che a pochi metri da dove dovrebbero svolgersi i lavori passa una tubatura del gas.

L’elemento di novità. Wind ha inviato al Tar una richiesta di rinvio della decisione al 29 ottobre. Perché? L’azienda chiede di poter procedere a un approfondimento della documentazione. Con particolare attenzione all’articolo del Pug di cui sopra, oggetto di impugnazione anche da parte sua: "che, sebbene l’art. 3.3.3 del PUG non risulti applicabile alla fattispecie che ci occupa e comunque non sembra potersi interpretare nel senso indicato dai ricorrenti, la contro interessata Wind Tre intende impugnare, per quanto di interesse e di ragione ed in via incidentale, la disposizione dell’art.3.3.3 del PUG invocata dai ricorrenti". Quindi, Wind impugnerebbe l’articolo del Pug per ragioni diametralmente opposte rispetto a quelle dei cittadini.

Comune e Cellnex. Anche Comune e Cellenex hanno presentato memorie difensive. Quella dell’amministrazione comunale risulta particolarmente dettagliata ed analitica, dove spiega, secondo quanto si è potuto apprendere, le ragioni del perché, quell’articolo del Pug non è così ‘perentorio’ come considerato dai cittadini di via Gozzano. Soprattutto, emergerebbe la correttezza dell’Amministrazione del procedimento decisionale. Con gli assessorati competenti che hanno ascoltato tutte le parti in causa, cercato di comporre gli interessi e poi, come ‘dovere’ di chi amministra la cosa pubblica, deciso per il meglio. Il Tar ascolterà le parti e deciderà entro 2448 ore. Potrebbe rinviare tutto al 29 ottobre, accogliendo la richiesta di Wind. Oppure respingerla e decidere. Sull’ammissibilità dell’impugnazione dell’articolo 3.3.3 del Pug, e quindi, conseguentemente, sospendere la costruzione dell’antenna Oppure respingerne l’ammissibilità, spianando la strada a Wind e Cellnex alla costruzione del ripetitore.

Nicola Bonafini