"Antenne? Il Comune può fermarle E’ ancora in tempo a unirsi a noi"

Il comitato di via Gozzano, il più battagliero del territorio, risponde allo sfogo dell’assessore Bonvicini

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di Nicola Bonafini

"Quello dell’Assessore Bonvicini è certamente un tentativo apprezzabile. Ma servono i fatti". Ci è voluto un po’ ma alla fine, la reazione alla lettera alla città da parte dell’Assessore all’Ambiente e Mobilità Sostenibile, Carlotta Bonvicini, è arrivata da parte di uno dei comitati ’di peso’ in ambito cittadino e decisamente proattivo nella tutela dei propri interessi. Anche per via giudiziaria.

La missiva della Bonvicini era incentrata sul proliferare delle antenne installate dagli operatori della telefonia mobile a Reggio Emilia e dell’impossibilità (apparente, in alcuni casi) per l’Amministrazione di ‘opporsi’ efficacemente. "Capiamo l’imbarazzo dell’assessore e certamente anche la sua buona fede, ma da un certo punto di vista è una presa di posizione tardiva e che non solleva il Comune da un suo ruolo di corresponsabilità con il gestore. Almeno per quanto riguarda il nostro caso specifico".

Chi parla è Anna Paola Ferrari, portavoce del Comitato No Antenna di via Gozzano. La vicenda è nota a tutti ormai: ‘l’antenna della discordia’, un ripetitore di oltre 30 metri della Wind, doveva nascere in via Portella delle Ginestra, ma, a seguito delle proteste dei residenti della zona, la concessione è stata spostata in via Gozzano, in un luogo proprio di fronte ad un palazzo vincolato dallo stesso Comune di Reggio, per motivi storici e culturali: "Appunto. Ed è bene ricordarlo, soprattutto all’Assessore stessa, la decisione di spostare la concessione in via Gozzano l’ha assunta l’Amministrazione stessa, non il gestore. Con tanto di annuncio del sindaco Vecchi su un’emittente locale, il 15 luglio dell’anno scorso".

Da qui la costituzione del comitato, gli incontri – per nulla conclusivi – con l’Amministrazione, le manifestazioni di protesta, fino ad arrivare al deposito di un ricorso al Tar di Parma (il comitato è rappresentato in quella sede dall’avvocato Roberto Ollari di Parma): "In cui, è bene ricordarlo, il Comune è chiamato a rispondere al fianco di Wind in questo ricorso".

"Siccome a noi interessano i gesti concreti – riprende la signora Ferrari –, credo che per sostanziare le belle parole dell’assessore sarebbe opportuno che il Comune ritirasse la concessione in via Gozzano. Troverebbe un gruppo di cittadini sicuramente soddisfatti, che tornerebbe a credere nelle istituzioni che governano la città e che sarebbero pronti a ‘lottare’ al loro fianco contro i big players della telefonia. Accadrà? La speranza, come si suol dire, è l’ultima a morire. Ma noi intanto, come comitato, rimaniamo vigili sull’evolversi della situazione nel quartiere e attendiamo fiduciosi il pronunciamento del Tar".

Senza dimenticare che ormai a Reggio, per ogni antenna che sta sorgendo c’è un comitato di cittadini che scende in strada a protestare: "Molti di questi ci hanno chiamato – conclude la signora Ferrari –. Ci hanno chiesto consigli su come meglio muoverci. Ma, soprattutto, ci siamo confrontati ponendo in comune le nostre esperienze. Abbiamo trovato un terreno fertile su cui procedere anche in modo unitario. Non è da escludere che si possa formare una sorta di fronte comune tra tutti i comitati sorti a Reggio per tutelare gli interessi dei cittadini dall’impatto, pesantissimo, che queste antenne provocano sul benessere degli stessi e sulla vita dei quartieri dove vengono erette".