DANIELE PETRONE
Cronaca

Appalto diretto al marito. L’assessora contrattacca: "Da Lega parole infamanti. Sto valutando la querela"

Curioni si difende: "Non ero a conoscenza della procedura, respingo le accuse. Sono insinuazioni lesive contro di me e la mia famiglia, penseremo a tutelarci. È inaccettabile questo discredito strumentale in vista della campagna elettorale".

Appalto diretto al marito. L’assessora contrattacca: "Da Lega parole infamanti. Sto valutando la querela"

Appalto diretto al marito. L’assessora contrattacca: "Da Lega parole infamanti. Sto valutando la querela"

"Dalla Lega parole infamanti e lesive della mia persona e dei miei familiari. Non sapevo della procedura. Valuto le vie legali". L’assessora Raffaella Curioni non ci sta: si difende e contrattacca sulla bufera dell’affidamento diretto alla Pressline, società del marito Roberto Sacchelli, per il servizio di rassegna stampa telematica quotidiana di Comune e Provincia di Reggio per un importo complessivo di 7.500 euro (da dividere tra i due enti pubblici).

A sollevare il caso ieri, in esclusiva sul Carlino, è stato il consigliere del Carroccio Alessandro Rinaldi che preannunciava un esposto all’Anac, l’ente anticorruzione che valuta la condotta degli enti pubblici. Il leghista ora finisce a sua volta nel mirino dell’assessora della giunta del sindaco Luca Vecchi con le deleghe all’educazione e allo sport. "Reputo – chiosa Curioni – le parole del consigliere comunale della Lega, Rinaldi, lesive della mia persona, laddove insinuano miei interessi economici personali circa un affidamento, che il Comune di Reggio, nella sua struttura tecnica e dirigenziale, ha autonomamente e legittimamente portato avanti".

Già ieri sul nostro giornale, l’Amministrazione Comunale aveva risposto tramite una nota con la quale ribadiva "l’assoluta correttezza della procedura (condotta dal direttore generale Maurizio Battini, ndr) avvenuta nel rispetto delle normative anche in relazione a incompatibilità e conflitto d’interesse". Ma oggi, Curioni interviene a titolo personale, ma anche politico. "Senza voler entrare nel merito di un procedimento che non è certamente passato da una delibera di giunta e dunque di cui non ero a conoscenza – prosegue l’assessora Curioni – rilevo come le minoranze in città non abbiano altro da fare che gettare discredito sugli amministratori pubblici in modo strumentale e forse in vista della campagna elettorale".

Curioni però non ha intenzione di chiudere qui la questione e sta pensando di intraprendere le vie legali nei confronti di Rinaldi. "Sto valutando di presentare una querela per diffamazione, al fine di tutelare me ed i miei familiari – conclude l’assessora – Ho sempre avuto molto rispetto delle contrapposizioni politiche che avvengono nelle sedi deputate e sui temi di merito, ma respingo al mittente insinuazioni di ‘appropriazione indebita’ inaccettabili e infamanti verso la mia persona e la mia famiglia".