Appello di 13 associazioni: "L’Ircss va salvato"

Un documento firmato dai principali enti di volontariato che si occupano di sanità: "È un’eccellenza a livello nazionale: fondi necessari"

Migration

Un rischio concreto. La possibilità che Reggio perda il suo Istituto di ricerca, rivelata dal nostro giornale, sta scatenando molte reazioni. Proprio ieri, così, è arrivato l’appello di tredici, importanti, associazioni reggiane che chiedono massimo impegno da parte della città per appoggiare, in tutti i modi, l’Irccs reggiano.

"Le associazioni – Aibat, AIDO, Ammi, Andos, Apro, AVIS PROVINCIALE RE, Curare, Grade, Il Giorno Dopo, La Melagrana, Lilt, Senonaltro e Vittorio Lodini per la ricerca in chirurgia - che da anni raccolgono fondi e mettono in campo progetti di solidarietà si schierano compatte nel sostenere l’IRCSS reggiano, una vera eccellenza a livello nazionale.

L’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico della nostra provincia - si legge nella nota - è un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato e il punto di riferimento al quale i cittadini si rivolgono con fiducia.

L’obiettivo comune, per cui si lavora in sinergia e con passione, è migliorare l’attività di ricerca e i modelli assistenziali, oltre ai percorsi di screening e prevenzione.

Auspichiamo quindi che i fondi pubblici destinati a questa realtà vengano garantiti nel tempo per rispondere al meglio agli obiettivi che l’Istituto si è prefissato. La ricerca è vita".

Chi lavora per una sanità migliore, chi si impegna per sostenere la sanità reggiana, chi comprende l’importanza dell’Irccs per la nostra provincia, chiede garanzie sul fatto che l’istituto ricerche del Santa Maria possa continuare il lavoro che ha impostato e non debba rinunciare a tutti i progressi che sono stati fatti nel corso di questi anni.

Sotto questo profilo, proprio ieri, in un’intervista rilasciata al nostro giornale, il sindaco Luca Vecchi è stato molto esplicito sostenendo che "la verifica sull’Irccs in programma tra sette giorni non metterà in discussione la sua esistenza, ma noi dovremo far capire al prossimo Governo l’unicità del nostro Istituto di ricerca".

I pericoli, insomma, sono reali, ma se la città si compatta può combattere in modo vincente questa battaglia come testimonia anche l’appello lanciato dalle tredici associazioni cittadine.