Apre la portiera dell’auto Centra un ragazzo in bici

Il racconto di un residente, il veterinario Marco Catellani, che ha prestato soccorso "Al Polo di via Makallé mancano i segnali per indicare la presenza di scuole"

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"Ore 7,35, esco di casa in Via Makallè, proprio di fronte al polo scolastico e assisto in diretta all’ennesimo incidente. Una signora con un Suv sosta sulle strisce pedonali per far scendere il figlio che deve andare a scuola. Nel frattempo un ragazzo in bici sul marciapiede sbatte con la testa contro la portiera aperta all’improvviso dallo studente. Dopo qualche secondo cade a terra, il tempo di dirmi il suo nome con voce flebile, Hassan mi pare di capire, quindi perde i sensi, iniziano a comparire mioclonie palpebrali per una probabile commozione cerebrale".

Il noto veterinario Marco Catellani racconta un’altra giornata di caos – e di preoccupazione per le condizioni di un ragazzo – nei pressi del Polo scolastico.

"Offro le prime cure assistenziali e chiamo immediatamente ambulanza e vigili urbani, mentre il traffico impietoso si fa sempre più fitto, poiché al giorno d’oggi “ogni buon genitore che si rispetti deve accompagnare il figlio fino davanti a scuola”. Gli incidenti in via Makallè sono diventati sempre più frequenti, soprattutto da quando la viabilità è a doppio senso di marcia".

Autore di questa decisione – accusa Catellani – fu l’allora assessore Mirko Tutino che "pensò di fare questo magico cambiamento urbanistico per togliere il traffico di attraversamento da Santa Croce e velocizzare il transito per chi deve andare a Mancasale e alla stazione Mediopadana. Nel frattempo, la parte di Viale Regina Margherita, quella più adiacente a Viale Ramazzini, che rappresentava una valvola di sfogo, veniva completamente sgravata dal traffico e faceva

pian pianino chiudere quelle poche e piccole attività commerciali, già in precarie condizioni, facilitando così la ghettizzazione del quartiere".

Non è tutto: "Per velocizzare il traffico su Via Makallè, l’allora assessore ponderò bene di togliere anche le strisce pedonali. Strisce realizzate dopo qualche tempo a seguito di numerosi incidenti e sollecitazioni. Forse anche l’assenza di dissuasori di velocità e segnaletica stradale, quest’ultima prevista per obbligo a livello Ministeriale ad una distanza di 150 metri dalle Scuole è appositamente mancante per velocizzare il traffico e aumentare gli incidenti?", si chiede Catellani.

"Adesso la palla è in mano ad un altro assessore, dalla quale, da tempo, mi sto aspettando diverse risposte in merito anche ad altre cose: orti cinesi, canili pieni a carico dei contribuenti e adozioni zero, ma come al solito prevale l’antica strategia del silenzio omissivo".

"Forza Hassan – chiude Marco Catellani – riprenditi presto, la tua bicicletta è nel mio giardino che ti aspetta".