Architetti che fanno la differenza

Corrado Conti e Giulia Delpiano tra i migliori designers italiani secondo ’Platform Architecture and Design’

Importante riconoscimento per i coniugi Corrado Conti e Giulia Delpiano (foto), giovani architetti & interior designers residenti a Montalto di Vezzano. Da due anni, dopo aver vissuto esperienze professionali a New York e Milano, sono titolari a Reggio dello studio ‘ovre.design’ che si occupa di interior design, direzione creativa e prodotto. Recentemente Platform Architecture and Design, rivista peer reviewed distribuita a livello internazionale di architettura, design e interni, ha selezionato Conti e Delpiano tra i migliori designers italiani. "Dalla fondazione del nostro studio nel 2019 – spiegano Corrado e Giulia – siamo cresciuti molto sia in termini di quantità e qualità dei progetti. Ne è testimone la recente selezione da parte della rivista internazionale Platform tra i ‘best italian interior design’ in mostra con Casa Platform a Venezia dal 22 maggio al 22 agosto nella prestigiosa cornice della Scuola Grande di Ns. Signora di Misericordia in concomitanza con la 17esima Biennale di Architettura di Venezia 2021". La categoria nella quale sono stati scelti con il progetto ‘Appartamento Matilde’ è una selezione di 60 progetti di autori italiani e rappresenta una panoramica sulla progettazione degli interni contemporanea nel nostro Paese senza limitazione geografica e di tipologia. "In questo progetto – dicono i due architetti – si evidenziano molte caratteristiche stilistiche della nostra progettazione e del nostro modo di porci verso l’architettura di interni: stanchi del minimalismo prediligiamo l’esaltazione della personalità degli spazi creando emozioni. Influenzati dalle correnti stilistiche del passato e dalle nostre esperienze internazionali, creiamo spazi dove la contaminazione del passato viene mescolata ad uno slancio verso il futuro. Questa selezione ci rende orgogliosi e fieri e ci ripaga degli sforzi che stiamo facendo: il duro rientro in Italia da New York City, il doversi guadagnare il rispetto dai nostri colleghi già affermati, un Paese che troppo spesso determina la competenza professionale in base all’età anagrafica non sono stati ostacoli facili da superare". Corrado e Giulia sono dunque molto soddisfatti per il successo raggiunto in questi pochi anni. "E’ sicuramente una grande emozione – evidenziano i due architetti – trovare il proprio nome pubblicato tra i grandi nomi dell’architettura che da sempre ammiriamo e stimiamo. E’ un passo importante che ci proietta un gradino più in alto verso i nostri obiettivi, sicuramente molto ambiziosi. Questo riconoscimento dimostra quanto la determinazione, specializzazione, pianificazione e un po’ di sana follia possano davvero fare la differenza".

Matteo Barca