
L’artista di Scandiano classe 2005 è il volto di ’Harp Column’: "Dico grazie ai miei genitori".
Fresca vincitrice in Francia del Concorso internazionale per arpa più importante del Paese, a Limoges, la scandianese Nicole Pedroni (20 aprile 2005) ha iniziato a muovere le dita sul suo strumento davvero in tenera età e si ritrova a quasi vent’anni a festeggiare un premio ambitissimo, che la porterà lontano.
Giovane e talentuosa, Nicole è il volto di Harp column, canale on line di riferimento per tutti i cultori, appassionati, musicisti e addetti ai lavori dello strumento a corde, nel mondo. Laureata al Conservatorio Achille Peri, ora abita in Svizzera per perfezionare gli studi.
Congratulazioni Nicole. In quale periodo si è tenuto il concorso transalpino? "Dal 28 febbraio al 2 marzo di quest’anno, con la finalissima il 2 marzo".
Con quale composizione ha vinto? "Ho suonato ‘Impromptu’ di Gabriel Faure per il video grazie al quale ho avuto accesso alle ultime fasi, poi nella finale ho eseguito il Concertino per arpa, orchestra d’archi e riduzione per pianoforte di Jean – Michel Damase, seguito dalla trascrizione per arpa della Moldava di Smetana".
Da piccola che cosa voleva diventare? "Fino a due anni fa non ero per niente sicura di voler essere un’artista. Frequentavo il liceo scientifico Gobetti a Scandiano, adesso invece mi dedico completamente alla musica. A luglio mi sono laureata alla Triennale, al Peri di Reggio".
Ora invece si è trasferita? "Sì, sono stata ammessa alla laurea magistrale di arpa, a Losanna, che qui chiamano master – class. Vivo qui e mi dedico completamente e soltanto all’arpa".
Perché ha scelto questo favoloso strumento? "È stato abbastanza naturale, perché mia mamma Elena la suonava, quindi ne possedevamo già una in casa, e anche mia sorella maggiore Elisabetta prendeva lezioni. Poi hanno preso altre strade e sono psicologhe entrambe".
Lei quando ha iniziato a suonare? "Avevo quattro anni. A otto sono entrata in Conservatorio, sotto la guida di Davide Burani. Mi ha formata lui, gli devo tantissimo. Mi ha preparato a questo difficile esame d’ammissione di Losanna, dove ora sto imparando da una delle migliori insegnanti internazionali, Letizia Belmondo".
Ha fatto rinunce per applicarsi negli studi musicali e raggiungere questi traguardi? "Diciamo di sì, perché svolgere un triennio mentre si è ancora al liceo non è per nulla una passeggiata. Al mattino ero sui banchi e di pomeriggio fino a sera al conservatorio. Studiavo mattino, pomeriggio e sera, nella totale disapprovazione dei miei insegnanti di liceo che avrebbero preferito mi dedicassi solo alla scuola".
Quando la potremo riascoltare vicino a noi? "Tornerò quest’estate per un’esibizione a Sestola e poi sul lago d’Iseo".
Un sogno nel cassetto? "Ora come ora, realizzarmi. In qualsiasi forma essa debba essere, come musicista e come persona. Trovare il mio posto e la mia stabilità. Ringrazio pubblicamente i miei genitori perché mi sostengono da sempre. Poter proseguire gli studi nella musica classica non è affatto scontato e a livello economico bisogna fare degli investimenti. Loro mi accompagnano nei viaggi e in ogni concorso io debba sostenere".