Arrestato con oltre tre chili di marijuana

Ieri la direttissima del 42enne, ha detto di essere uscito da problemi con la cocaina e che usa l’erba come una sorta di palliativo

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Passeggiava nervosamente davanti alla sua casa, ricavata in prossimità di un capannone agricolo dove svolge la sua attività. Una situazione che ha insospettito una pattuglia dei carabinieri di Toano intenta a svolgere la consueta attività di controllo del territorio. Nervosismo che è proseguito anche nei confronti degli stessi militari all’atto della richiesta dei documenti.

Da qui la successiva perquisizione nei locali dove era domiciliato, che ha dato esito positivo. Nel monolocale dove abitava e nel capannone attiguo sono stati rinvenuti ben 3,3 chilogrammi di marijuana oltre al consueto armamentario per il confezionamento della sostanza stupefacente, formato da un bilancino di precisione, delle bustine di cellophane, e una macchina per sottovuoto.

Alla luce di quanto effettivamente rinvenuto dai militari dell’Arma toanesi, un 42enne nativo della provincia di Modena e domiciliato in paese, è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. Non solo, durante l’ispezione delle forze dell’ordine, è stata trovata anche una piccola piantagione con, in evidenza, i resti di quella che potevano considerarsi le radici delle piantine di marijuana, appunto.

Ieri mattina il 42enne difeso dapprima d’ufficio e, al termine dell’udienza, di fiducia dall’avvocato Carmine Migale, del foro di Reggio, si è presentato in tribunale per la direttissima. Davanti al giudice Sarah Iusto, l’uomo ha preso la parola e ha fatto dichiarazioni spontanee, tenendo a precisare di non essere uno spacciatore, ma che, avendo avuto una storia pregressa di abuso di stupefacenti, in particolare cocaina, da cui, ha affermato, è riuscito ad uscirne, l’uso della marijuana rappresenta una sorta di palliativo per lui.

Da qui l’idea di piantare alcuni semi di marijuana in casa, da coltivare, per poterne usufruire ma, come ha voluto precisare davanti al giudice, la produzione di foglie, di quella piccola piantagione, è stata molto maggiore di quanta effettivamente se ne aspettasse.

"Per questo ho preso le bustine di cellophane" ha affermato il 42enne. Il quale, a precisa domanda della dottoressa Iusto su quanto ne utilizzasse giornalmente, l’uomo ha risposto: "Circa 3 grammi". Il pubblico ministero, oltre alla convalida dell’arresto, ha chiesto, come misura cautelare, la presentazione giornaliera presso il comando dei carabinieri di Toano.

L’avvocato Migale, dal canto suo, si è rimesso alla valutazione del giudice circa la convalida dell’arresto, chiedendo che alcuna misura cautelare venisse stabilita o, in subordine, quella dell’obbligo di dimora nel Comune, "sufficiente a garantire un controllo costante da parte delle forze dell’ordine" ha sostenuto il legale che ha, infine, chiesto un termine a difesa.

Il giudice Iusto ha convalidato l’arresto rimettendo in libertà l’uomo perché "al momento nessuna prova può determinare con certezza l’effettiva attività di spaccio" del 42enne, fissando il processo per il 14 dicembre.

Ni.bo.