Arresto convalidato, no ai domiciliari

Solo l’obbligo di firma per Sandro Gulmini, l’uomo accusato di aver ucciso un ciclista investendolo con il trattore

Migration

di Alessandra Codeluppi

Si profila già un’accesa battaglia legale attorno alla morte del 44enne Zahir El Harti, il ciclista di origine marocchina travolto e ucciso a Rio Saliceto da un uomo che non si è fermato a prestargli soccorso.

Sandro Gulmini, il 55enne agricoltore di Rolo fermato perché sospettato di aver provocato l’incidente mortale a bordo del trattore e poi di essere scappato, è comparso ieri mattina davanti al giudice Dario De Luca per rispondere di omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga. Dagli accertamenti è risultato che aveva la patente di guida sospesa per guida in stato di ebbrezza.

Il pm Laura Galli ha qualificato il provvedimento come arresto quasi in flagranza, ma l’avvocato difensore Alessio Barboni ha chiesto di non convalidarlo, sostenendo che fosse passato un lasso temporale troppo lungo dall’incidente, avvenuto alle 14 di martedì, al fermo scattato alle 23, dopo che la polizia stradale ha raggiunto Gulmini mentre stava spargendo letame nei campi con il trattore.

Il 55enne si è avvalso della facoltà di non rispondere e il gip ha convalidato l’arresto. La Procura ha chiesto i domiciliari, mentre la difesa ha chiesto un alleggerimento "perché non c’è il pericolo di reiterazione del reato e il mio assistito deve provvedere al sostentamento della sua famiglia".

Gulmini, vedovo da una decina d’anni, vive con tre figli, di cui uno minorenne. De Luca ha disposto per lui l’obbligo di firma due volte al giorno nella sede della polizia locale di Rolo. La Stradale ha prospettato come utile una perizia cinematica per ricostruire la dinamica anche se, secondo gli investigatori, alcuni elementi farebbero pensare a una fuga: in particolare ci si chiede come sia stato possibile che il conducente non abbia visto, sorpassandolo, il ciclista. Insinua invece molti dubbi la difesa: "La bici risulta piegata solo sul sellino. La morte dovrebbe essere stata causata da un trauma cranico: non appaiono ulteriori lesioni. Non si è trattato di un investimento, ma di uno schiacciamento laterale, forse causato da uno spostamento d’aria o una buca sull’asfalto che è dissestato. Lui ricorda solo vagamente di aver sorpassato un ciclista o un pedone, ma non si è accorto dell’incidente. Serviranno indagini molto approfondite e, se non lo farà la Procura, solleciteremo noi l’autopsia e la perizia cinematica".