
Daniela Coman
La Procura ha disposto il nulla osta per i funerali di Daniela Coman, la quarantottenne di origine rumena uccisa nella casa di Prato di Correggio dall’ex compagno Peter Pancaldi, che poi ha confessato.
Sulla donna è stata fatta l’autopsia al Policlinico di Modena.
Come causa della morte è emersa l’asfissia meccanica, cioè un’interruzione degli scambi respiratori che può attuarsi in differenti modi.
Intanto proseguono le indagini dei carabinieri, coordinati dal pubblico ministero Valentina Salvi.
A breve sarà fissata la cerimonia d’addio: la volontà dei familiari propende per la sepoltura a Sassuolo, dove abitano il figlio di undici anni e il padre, ex compagno della vittima.
Pancaldi, quarantacinque anni, originario di Campogalliano, ha ammesso di aver soffocato la 48enne residente a Sassuolo, tappandole naso e bocca con le mani.
L’indagato è difeso di fiducia dall’avvocato Annalisa Miglioli (dello studio legale Della Capanna).
Secondo una prima ricostruzione, lui l’avrebbe attirata con l’inganno nella casa di Prato dove convivevano.
"Ho trovato delle foto di tuo figlio, se le vuoi venire a prendere...", sarebbero state le parole dell’uomo.
I due si erano da poco lasciati: secondo un possibile movente, lui le attribuiva la colpa della rottura di una relazione con una donna che lo manteneva economicamente.
L’uomo fu fermato a Modena dai carabinieri all’1.45 della notte del 15 maggio e ora e sottoposto all custodia cautelare in carcere. Risulta che Pancaldi, al momento disoccupato, consumasse droga (cocaina e crack).
Alessandra Codeluppi