Piero Bucchi mentre impartisce ordini a Stephane Gombauld nella scorsa stagione
Con coach Piero Bucchi, che ci parla di Stephane Gombauld, proseguiamo il ciclo di interviste dedicate ai nuovi acquisti della Unahotels, attraverso il parere di chi li ha avuti alle proprie dipendenze nel recente passato. Il tecnico bolognese, che quest’estate ha firmato per Brindisi in A2, la scorsa annata ha fortemente voluto il Centro di origine caraibica alla Dinamo Sassari, e lo ha allenato sino a fine gennaio 2024, prima che il rapporto di Bucchi stesso con la società sarda si interrompesse. Con gli isolani Gombauld ha fatto davvero un’ottima stagione, chiudendo a quasi 11 punti e 6 rimbalzi di media.
Bucchi, perché nell’estate 2023 ha scelto Gombauld?
"Perché era, ed è, un ragazzo che sin dall’inizio della sua carriera ha dimostrato grandi qualità. Aveva fatto molto bene anche la stagione precedente e ci ha convinti".
Quali sono le sue caratteristiche più pregevoli?
"In generale è un giocatore che ama molto viaggiare in velocità, anche quando si trova vicino al canestro. Quindi predilige lavorare coi tagli, con le rollate, e così via. Tuttavia l’anno scorso è cresciuto anche nel gioco spalle a canestro. Un suo tratto peculiare è che è in grado di sfornare anche prestazioni a prima vista sorprendenti: più di una volta, anche a Sassari, è stato in grado di fare partite da 20 punti, con ottimi canestri, e prendere anche tanti rimbalzi".
Che tipo di persona è?
"Eccellente: grande lavoratore, molto educato, disposto ad apprendere e rispettoso dei compagni di squadra e dello staff. Possiede una grande etica del lavoro e ha molta voglia di migliorarsi".
L’anno scorso la coppia di centri biancorossi: Black-Faye era considerata, per come si era sviluppato il campionato, una delle più forti, se non la più forte, della serie A. Come vede la coppia Gombauld-Faye?
"Sicuramente di valore. Il livello di rendimento dipenderà però molto anche dal tipo di gioco della squadra e dal supporto dei compagni".
Può darci una sua valutazione del roster allestito dall’Unahotels? Non aver potuto confermare il duo Galloway-Black l’ha indebolita?
"Riguardo alla seconda domanda: impossibile dirlo in estate, specie considerando che tutte le squadre cambiano molto e, giustamente, tutte ritengono di aver messo insieme una buona squadra. Certamente però Reggio ha costruito un team con grande criterio, partendo da una base consolidata. Fattore molto importante quando si vuole ripartire da un buon cammino compiuto e si desidera ripeterlo o migliorarlo".