Reggio Emilia, si è arreso il latitante asserragliato alle Poste

Finisce otto ore dopo l'incubo degli ostaggi, tutti liberati e in buona salute. I parenti di Amato. "Vuole solo uno sconto di pena"

I reparti speciali lasciano Reggio dopo la resa dell'attentatore (foto Artioli)

I reparti speciali lasciano Reggio dopo la resa dell'attentatore (foto Artioli)

Reggio Emilia, 5 novembre 2018 - Otto ore dopo è finito l'incubo degli ostaggi tenuti rinchiusi nelle Poste di Pieve Modolena (FOTO). Alle 16,45 sono usciti i quattro dipendenti ed è uscito anche Francesco Amato (video), 55 anni e 19 di condanna nel processo Aemilia sulle spalle. "Vi ammazzo tutti", ha annunciato questa mattina poco prima delle 9 quando aveva fatto irruzione nell'ufficio postale dove era anche cliente. Prima ha chiesto un colloquio con il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta. Poi ha aggiunto: "Voglio parlare con Salvini".

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VIDEO ESCLUSIVO La resa

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"Eravamo pronti al blitz delle forze speciali"

"Eravamo pronti al blitz delle forze speciali (VIDEO) da questa mattina, ma abbiamo preferito attendere una risoluzione pacifica. Amato, comunque, aveva con sé il necessario per fuggire", spiega Claudio Domizzi (video), comandante regionale dei carabinieri. "I negoziatori che sono formati per queste occasioni - continua Cristiano Desideri (video), comandante provinciale - hanno intavolato una lunga trattativa: gli hanno fatto capire che non avrebbe potuto ottenere quello che chiedeva e questo ha portato alla sua resa. Ha aperto la porta lui, ha fatto uscire gli ostaggi e si è consegnato. Non c'è stata nessuna telefonata con i ministri - sorride il colonnello -, si è dovuto accontentare di parlare con noi". Desideri ha anche elogiato la calma degli ostaggi: "Sono rimasti tranquilli anche nelle fasi più concitate e questo ci ha molto aiutati nei nostro lavoro".

I quattro ostaggi sono stati portati via dai carabinieri, per essere visitati dai sanitari e poi per essere sentiti. Stanno tutti bene, anche la direttrice.

LA SCHEDA / Chi è Francesco Amato, l'attentatore delle Poste

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"Vi ammazzo tutti, fatemi parlare con Salvini"

La lunga giornata di Pieve Modolena è cominciata verso le 9. Francesco Amato entra, si presenta ("Sono Francesco Amato, condannato a 19 anni per Aemilia") ed estrae il coltello, una lama di 25 centimetri: "VI ammazzo tutti, voglio parlare con Salvini". Fa uscire i clienti, 6-7 persone, ma trattiene i 5 dipendenti. Tra i clienti che scappano c'è anche la figlia della direttrice, 22 anni: è lei a lanciare l'allarme. L'aria si riempie di sirene: le forze dell'ordine arrivano da tutte le parti. Carabinieri, polizia, vigili del fuoco e ambulanze. Sono tutti qui. Arrivano anche le teste di cuoio del Gis (il Gruppo intervento speciale dei carabinieri) che circondano l'edificio (VIDEO): le strade limitrofe vengono chiuse al traffico e i palazzi sfollati. 

Poco dopo mezzogiorno, uno degli ostaggi, una donna di 54 anni, viene rilasciata: era svenuta all'interno dell'ufficio postale che si affaccia sulla via Emilia(VIDEO). All'interno, sotto minaccia della vita, restano dunque due uomini e due donne, una delle quali è la direttrice.

"Non è una persona cattiva, vuole solo uno sconto di pena"

Verso le 13 irrompono sulla scena alcuni parenti di Francesco Amato. "Mio zio non è una persona cattiva. Mi dispiace per le povere persone lì dentro. Lo sta facendo perché pensa di aver avuto una condanna ingiusta. Non è colpevole, lo ha fatto perché è innocente", assicura la nipote di Francesco Amato (video), anche lei davanti  all'ufficio postale di Pieve Modolena. "Lui non fa male a nessuno, vuole solo giustizia. Lui è invalido dalla mano destra, 19 anni di galera è chiaro che il sangue bolle. Non sapevamo nulla di quello che avrebbe fatto, ma non è cattivo. Vuole solo diminuita la pena", prosegue il cognato dell'imputato condannato per Aemilia.

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Sul posto si precipitano anche il questore di Reggio, Antonio Sbordone, il prefetto, Maria Forte, e il sindaco, Luca Vecchi. "Si è conclusa nel migliore dei modi la vicenda di Reggio Emilia - è il commento del ministro dell'Interno, Matteo Salvini -: il sequestratore è stato arrestato e gli ostaggi sono sani e salvi. Una volta in più ringrazio la straordinaria professionalità delle nostre Forze dell'ordine, che si confermano tra le migliori al mondo". "Lo Stato vince ancora, la 'ndrangheta perderà sempre. Grazie Carabinieri! Grazie Forze dell'Ordine!", gli ha eco su Twitter il vicepremier Luigi Di Maio.