Aterballetto al vertice della danza italiana

Il ministero della Cultura lo ha dichiarato primo - e unico - Centro Coreografico Nazionale. "Struttura organizzativa di rilievo internazionale"

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La Fondazione Nazionale della DanzaAterballetto diventa il primo - e unico - Centro Coreografico Nazionale. La nuova collocazione, al vertice del comparto della danza italiana, è stata sancita dal ministero della Cultura.

"È il giusto premio ad una continuità di presenza istituzionale nella danza, assicurata per anni dalla Regione e dal Comune di Reggio - commenta l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori - e alla freschezza della progettualità attuale, orientata alla conquista di una crescente reputazione europea. La Fondazione della Danza è uno degli attori principali della capacità della nostra regione di essere polo artistico europeo".

È il risultato di un lavoro di alcuni anni, guidato dal presidente Azio Sezzi e dal direttore generale e artistico Gigi Cristoforetti, volto ad ampliare l’articolazione progettuale ed operativa della storica realtà emiliana. Nata come compagnia, e diretta successivamente da Amedeo Amodio, Mauro Bigonzetti e Cristina Bozzolini con Giovanni Ottolini, Aterballetto è diventato nel 2003 Fondazione Nazionale della Danza. Con l’ultima gestione è stata amplificata la proiezione internazionale e sono state sviluppate collaborazioni e coproduzioni, anche internazionali.

La Fondazione ha privilegiato una progettualità attenta all’ibridazione con diverse discipline, quali il teatro, la musica e l’arte contemporanea. Si è distinta per l’attenzione alle nuove tecnologie, con un’estesa attività di produzione non solo video, ma anche in Virtual Reality. E si è indirizzata verso creazioni capaci di valorizzare danzatori disabili. "Era l’obiettivo con il quale abbiamo cominciato quest’avventura quattro anni fa - sintetizzano Sezzi e Cristoforetti - Ora la Fondazione ha una struttura organizzativa e una dimensione artistica di assoluto rilievo internazionale, grazie anche alla direttrice di Compagnia Sveva Berti. Crediamo che questo importante riconoscimento non sia solo un premio, ma anche un incentivo per continuare a riflettere sulle funzioni di sistema e sui compiti precisi che competono alla realtà apicale della danza italiana. Proiettandoci sempre di più oltre le barriere disciplinari e i confini geografici".

"Questo importantissimo risultato certifica non soltanto la qualità dei progetti e delle idee, ma anche una chiara visione di futuro", le parole del sindaco Luca Vecchi".