REDAZIONE REGGIO EMILIA

Atersir: “Cane non mangia cane”. Scatta la bufera in commissione Tari

Fratelli d’Italia si scaglia contro il responsabile Mario Ori: “Chiarire subito se Hera e Iren fanno ‘cartello’”

Cristian Paglialonga, capogruppo di Fratelli d’Italia: “Questa dichiarazione getta un campanello d’allarme sulla gestione dei rifiuti”

Cristian Paglialonga, capogruppo di Fratelli d’Italia: “Questa dichiarazione getta un campanello d’allarme sulla gestione dei rifiuti”

Reggio Emilia, 26 giugno 2025 – “Cane non mangia cane”. Sono le parole di Mario Ori, responsabile di Atersir per il servizio rifiuti a Reggio Emilia, su cui Fratelli d’Italia annuncia battaglia.

Il dirigente le ha pronunciate lo scorso 23 giugno, intervenuto nella commissione consiliare relativa all’aumento delle tariffe della Tari a Reggio. E, parlando dei meccanismi delle gare e dei costi residui di gestione, Ori, alla domanda su chi debba pagarli in caso di subentro di un nuovo gestore, ha risposto che tali costi ricadono sul vincitore della gara, ma solo se “vince un terzo, cioè non il gestore uscente”. Cioè, ha aggiunto a titolo di esempio, “se vince Hera la paga Hera, ma non parteciperà, perché ‘cane non mangia cane’”.

Parole su cui i commissari hanno chiesto chiarimenti, a cui Ori ha risposto definendo la frase “una battuta”, ricordando poi però che, in effetti, Hera non si è mai presentata alle gare dove Iren è gestore uscente, così come Iren non partecipa alle gare di Modena, Bologna o Ravenna.

Alla domanda diretta del capogruppo di Fdi Cristian Paglialonga se questo comportamento possa configurare “un cartello”, Ori ha risposto: “Non è un cartello, si chiama ‘quieto vivere’”.

Per i meloniani la dichiarazione “getta un campanello di allarme sul sistema di gestione dei rifiuti e lascerebbe quasi intendere una spartizione del territorio tra colossi dei servizi, nel silenzio della politica”. Per questo “interrogheremo la Regione per avere chiarimenti su quanto emerso dalla Commissione Consiliare a Reggio Emilia”, annuncia il consigliere regionale Alessandro Aragona.

“I cittadini reggiani meritano servizi efficienti al giusto costo, non di certo una gestione opaca che sembra adagiarsi su regole di ingaggio non scritte, ben lontane da quei meccanismi di sana concorrenza che possono garantire qualità e trasparenza nella gestione delle risorse e dei servizi all’utenza”, aggiunge Aragona.

Inoltre, quando i commissari di opposizione hanno fatto notare che nei Comuni dove vengono effettuate gare per l’affidamento del servizio di raccolta rifiuti la Tari risulta significativamente più bassa, Ori ha risposto che a Reggio la gara non è stata organizzata per mancanza di organico. “Se le gare non sono state ancora fatte a Rimini, Ferrara e Reggio Emilia – ha spiegato – è semplicemente perché a Reggio l’Agenzia ha una pianta organica di 55 persone, coperte per una quarantina. Quindi materialmente non si riescono a fare più di un certo numero di gare all’anno”. Fdi però non fa sconti: “I reggiani pagano una Tari esorbitante a causa della palese inadeguatezza di Atersir”.